C'è la storia di Lea Garofalo e quella su Falcone e Borsellino all'Asinara. Ma c'è anche l'amore nato all'interno di un carcere minorile e la voglia di libertà di una diciottenne di Tunisi alla vigilia della rivoluzione. Il progetto Libero cinema in libera terra toccherà Chiusa Sclafani, Triscina, Barrafranca, Bronte e Catania
Libero cinema in libera terra, cinque film in piazza Rassegna itinerante gratuita promossa da Libera
Cinque appuntamenti gratuiti con altrettanti film che parlano di legalità in forme diverse. Sotto il cielo di cinque piazze siciliane. È il programma del festival di cinema itinerante contro le mafieLibero cinema in libera terra, che inizia oggi da Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo, e toccherà nei prossimi giorni Triscina, nel Trapanese, Barrafranca, Bronte e Catania. La carovana che dal 2006 percorre l’Italia per promuovere la cultura della legalità, è promossa dall’associazione Libera e dalla fondazione Cinemovel e ha come partner Coop Alleanza 3.0.
La rassegna inizia stasera nella piazza del Comune di Chiusa Scalfani, Comune del Palermitano, dove verrà proiettato il film Appena apro gli occhi, di Leyla Bouzid, uscito nel 2015. È la storia della diciottenne Farah, che vive a Tunisi nell’estate del 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione. La giovane si è appena diplomata e la sua famiglia vorrebbe iscriverla alla facoltà di Medicina. Lei non la pensa allo stesso modo. Canta in un gruppo politico rock. Vuole vivere da cittadina attiva, ma anche divertirsi, scoprire l’amore e frequentare la città di notte.
Domani, 12 luglio, la carovana della legalità raggiunge la provincia di Trapani: a villa Quartana nel Comune di Triscina, spazio alla pellicola di Marco Tullio Giordana su Lea Garofalo. Il titolo è semplicemente Lea. Cresciuta in una famiglia criminale, la donna ha una figlia, Denise, da Carlo Cosco, pure lui mafioso. La madre, però, desidera per Denise una vita diversa, senza violenza, menzogna e paura. Nel 2002 decide di collaborare con la giustizia e viene sottoposta con sua figlia al regime di protezione. Poi, per incomprensibili motivi burocratici, la protezione le viene revocata. Rimasta senza soldi e senza la possibilità di trovarsi un lavoro, Lea chiede aiuto a Carlo per il mantenimento della figlia e lui ne approfitta nel più vile dei modi. Lea viene rapita per strada, torturata e alla fine uccisa.
Il 13 luglio a Barrafranca, in provincia di Enna, in piazza Fratelli Messina verrà proiettato Il bambino di vetro di Federico Cruciani, uscito nelle sale nel 2016. La storia di un bambino di Palermo che improvvisamente si ritrova a fare i conti con il mondo degli adulti e che in particolare assiste ad alcune scene che lo porteranno a capire cosa siano le famiglie mafiose. Tra il padre, la madre e la vita in strada non potrà fare a meno di rendersi conto del mondo che lo circonda.
Ultimi due appuntamenti in provincia di Catania. Il 14 luglio in piazza Enrico Cimbali a Bronte sarà possibile guardare Era d’estate, di Fiorella Infascelli. Il film racconta il periodo trascorso dai giudici Falcone e Borsellino sull’isola dell’Asinara, in Sardegna, reclusi per scrivere l’istruttoria del maxiprocesso a Cosa Nostra che porterà a centinaia di condanne. In una notte come tante, sbarcano sull’isola Falcone e Borsellino con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso, rapido, non c’è nemmeno tempo di fare i bagagli, d’altronde la minaccia, intercettata dai carabinieri dell’Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra. È un’estate calda, come non se ne vedevano da tempo, e nella piccola foresteria di Cala D’oliva, i due magistrati e le loro famiglie vivono completamente isolati dalla piccola comunità di civili dell’Asinara, controllati a vista da una pilotina e dalle guardie penitenziare.
Chiude la rassegna la proiezione a Catania, in piazza Beppe Montana, di Fiore, di Claudio Giovannesi. La storia di un amore nato all’interno di un carcere minorile tra Daphne, detenuta per rapina, e Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione dei due vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore. Fiore è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge.