Michele La Delfa, 41, tre figli, si è tolto la vita dopo aver saputo che non gli avrebbero dato la casa popolare. E' salito sul tetto del municipio, si è cosparso di benzina e si è lasciato travolgere dalle fiamme. Sotto shock gli abitanti del piccolo centro dell'Ennese
Leonforte, è deceduto l’uomo che si è dato fuoco Era stato ricoverato all’Ospedale Civico di Palermo
Non si arresta la catena dei suicidi da parte di persone in drammatico stato di indigenza. Ieri, in seguito alle ustioni, è morto dopo cinque giorni di agonia Michele La Delfa, 41 anni, il disoccupato che martedì scorso si è dato fuoco dopo essere salito sul tetto del Comune di Leonforte per protesta.
L’uomo era venuto a conoscenza del fatto che non gli sarebbe più stata assegnata la casa popolare perché escluso dalle graduatorie. Così ha optato per il gesto estremo, dandosi fuoco.
Michele la Delfa è stato subito soccorso dal Sindaco della cittadina della provincia di Enna, Francesco Sinatra, che nella vita fa il vigile del fuoco. Il Sindaco, nel tentativo di spegnere le fiamme, si è anche ustionato al volto.
L’uomo, 41 anni, padre di tre figli, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo. Dove le sue condizioni sono subito apparse gravissime. I medici hanno fatto il possibile. Ma ieri Michele La Delfa è deceduto.
Oggi gli abitanti di Leonforte, il piccolo paese dell’Ennese noto per la coltivazione della pesca, sono sotto shock. Nessuno, nel giorno in cui l’uomo si è dato fuoco, si era accorto che l’uomo portava con sé una bottiglia di benzina. Michele La Delfa, stando alla ricostruzione dei fatti, è salito sul tetto dell’edificio dove ha sede il Comune. Poi, con estrema freddezza, si è cosparso di benzina e, con un accendino, si è dato fuoco.