Il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana annuncia il proprio sostegno all'iniziativa di opposizione alla riforma, che è stata presentata dal senatore Francesco Campanella. Duro il commento sugli ex colleghi: «Il M5s è il partito meno di opposizione che c'è in circolazione»
Legge elettorale, il ricorso contro l’Italicum Venturino: «Minaccia la sovranità popolare»
Antonio Venturino, il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, si schiera apertamente a favore del ricorso contro l’Italicum. L’iniziativa, che si oppone alla nuova legge elettorale, è stata illustrata in conferenza stampa all’Ars dall’ex senatore del M5s, Francesco Campanella.
Venturino perché è contrario a questa legge?
Si sta parlando di una legge che entrerà in vigore in assenza di una riforma compiuta e razionale del Senato. Non nasce conseguenziale alla riforma. Ecco, questo mi pare un forte handicap.
Non sono aspetti tecnici che appassionano poco la gente?
C’è un movimento che sta facendo una battaglia per evitare che una sola parte politica abbia un premio di maggioranza enorme. Sembra una vera e propria spallata. Vogliamo che nulla sia lasciato al caso. Un partito con il 22 per cento non può avere il 55 per cento della rappresentanza.
Il ricorso potrà risolvere le incongruenze?
Questa riforma elettorale incide molto sulla sovranità popolare. L’allarme non riguarda solo il contenuto. In passato la Consulta ha detto parole pesanti su materie controverse, come nel caso del Porcellum, indicando l’esigenza di una legge elettorale funzionale, obiettivo che mi pare non si sia raggiunto.
Una battaglia da grillini?
È una battaglia per le cose giuste. E in tal senso, non mi pare che i grillini siano su questa lunghezza d’onda. Sono, a mio avviso, il partito meno di opposizione che c’è in circolazione. Crediamo che la questione di legittimità costituzionale dell’Italicum sia una battaglia doverosa, anche se non viene condotta a colpi di spot e di populismo.