Le ‘sparate’ radiofoniche di Crocetta e un paio di domande al PD, a Giampiero D’Alia e a Lino Leanza

RESTIAMO SEMPRE PIU’ COLPITI DAL LINGUAGGIO VIOLENTO E SOPRA IL RIGO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. MA CI INTERROGHIAMO, SOPRATTUTTO, SUI PARTITI CHE LO SOSTENGONO. E’ TUTTO ‘NORMALE’ O FORSE C’E’ QUALCOSA CHE NON VA?

Lo confessiamo: conoscevamo già le ‘perfomance’ del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, sulla formazione professionale siciliana. Ma quello che abbiamo ascoltato stamattina dai microfoni di una radio, beh, ci ha lasciato basiti!
Oltre che dai contenuti, siamo rimasti colpiti dal linguaggio: violento, sopra il rigo, fuori luogo. A proposito delle inchieste giudiziarie che hanno colpito il settore – alcune delle quali ancora in corso – Crocetta si è vantato di “aver fatto arrestare” questo o quel dipendente o comunque protagonista di un ente formativo.
Ora, amministrando la cosa pubblica può anche capitare d’imbattersi in degenerazioni di vario genere. Ed è corretto – là dove ciò si verifica – avvertire le autorità. Ma, a nostro modesto avviso, da qui a vantarsi di “aver fatto arrestare” questo o quello c’è di mezzo uno iato!
Crocetta, stamattina, di cose ne ha dette tante: parole che a noi sono sembrate sconnesse, confuse, incerte. Il governatore ha detto che gli enti formativi debbono scomparire. E ha citato il presidente di un’organizzazione imprenditoriale che avrebbe proposto un’idea di formazione professionale gestita direttamente dalle imprese.
Dalle parole di questo personaggio, che un fato avverso alla Sicilia ha catapultato alla presidenza della Regione, abbiamo colto un’impressionante superficialità, l’approssimativa conoscenza dei problemi di un settore delicato e, soprattutto, la già citata violenza verbale e, soprattutto, le soluzioni confuse e strampalate che propone.
Un’altra cosa che ci ha lasciato di stucco è il ragionamento che ha fatto sui lavoratori del settore. Ha detto che i suoi predecessori pagavano gli enti che, a propria volta, non pagavano i lavoratori. A questo punto i lavoratori del settore si recavano dal presidente della Regione che pagava per la seconda volta gli enti: i quali, finalmente, pagavano i lavoratori.
Noi seguiamo la formazione dalla fine degli anni ’80. E non abbiamo mai visto una cosa simile. Semmai – questo sì – c’erano ritardi dei pagamenti al personale. Semmai c’erano le integrazioni che servivano, come previsto dalla legge, a pagare ai lavoratori gli aumenti stabiliti dall’Istat. E ci saranno stati anche enti che hanno utilizzato in modo improprio le integrazioni (di questo argomento si è occupata la Corte dei Conti). Ma quello che ha descritto il presidente Crocetta a noi non risulta.
Crocetta – a proposito dei mancati pagamenti degli arretrati ai dipendenti – ha detto che la Regione ha pagato gli enti. Mentre questi ultimi, a suo dire, non avrebbero pagato i dipendenti!
A noi risulta che la Regione non ha pagato gli enti. A noi risulta che il Governo regionale, quest’anno, ha promesso tre o quattro volte di pagare gli enti: ma non li ha mai pagati!
Forse il presidente Crocetta non è informato? Forse non si raccorda con l’attuale assessore, Nelli Scilabra? Forse non parla con la dirigente generale ad interim del settore, dottoressa Anna Rosa Corsello? Forse il presidente della Regione non sa che sono stati proprio i vertici amministrativi del dipartimento regionale della Formazione professionale ad avvertire i dipendenti, nei primi giorni di dicembre, che avrebbero passato il Natale senza soldi?

Ci chiediamo e chiediamo: ma come funziona questo Governo regionale? I vertici burocratici dicono una cosa e il presidente della Regione ne dice un’altra? Chi dei due dice la verità?
Ma, al di là delle esternazioni del governatore Crocetta, noi vorremmo porre qualche domanda ai Partiti che sostengono questo Governo. Ci rivolgiamo al PD siciliano, al leader dell’Udc, Giampiero D’Alia, e all’onorevole Lino Leanza.
Egregi signori politici: voi condividete quello che ha detto oggi il presidente della Regione? Un presidente deve dare risposte al mondo della formazione professionale o deve “fare arrestare” le persone? E’ questo il linguaggio che deve utilizzare un presidente della Regione? Anche secondo voi gli “enti formativi debbono sparire”? La formazione deve essere gestita dalle organizzazioni imprenditoriali? Ed è normale che un presidente della Regione dia di un fatto sociale grave – le mancate retribuzioni al personale del settore (retribuzioni arretrate di sei mesi, un anno e, talvolta, un anno e mezzo) – un’interpretazione diversa da quella data dagli uffici della stessa Regione?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]