Maria Enza Giannetto, per la rubrica Green Revolution, ci racconta un progetto tutto al femminile, che porta avanti un progetto ecosostenibile. Un metodo volto a fornire ai più piccoli, gli strumenti per promuovere la sensibilità e la tutela ambientale
Le scatole incantate per avvicinare la scienza ai più piccoli
Ci sono piccole rivoluzioni sostenibili che parlano anche di sorellanza nel nome dell’educazione ambientale ed inclusiva. È il caso del progetto al femminile ed ecosostenibile le Scatole Incantate, ideato da tre donne messinesi che si sono unite in un piccolo grande sogno fatto di natura, scienza, lettura e didattica. Il progetto mira all’elaborazione di kit didattici che possano portare ai bambini e alle bambine strumenti utili a formare una science literacy: rudimenti fondamentali per capire come la scienza si interfaccia con la natura ed elabora teorie e processi utili allo sviluppo dell’umanità e alla tutela dell’ambiente.
A idearle sono state: Elisa Calabrò, libraia presidente dell’associazione Ossidi di Ferro che dal 2010 si occupa di promuovere la lettura e la cultura del libro; Simona Ruvolo, sociologa specializzata in mediazione interculturale e curatrice di laboratori didattico-ricreativi e letture animate per promuovere lettura, gioco e interazione; Antonia Teatino, architetta eco-designer ed eco-blogger (Il cartolaio del bosco), che si occupa anche di sviluppare strumenti per la diffusione di stili sostenibili nelle scuole.
«Le nostre strade – spiega Elisa Calabrò – si sono intrecciate tante volte in questi anni con tante attività portate avanti per i più piccoli. Noi ci muoviamo nella provincia di Messina, tra Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e San Filippo del Mela, e da qualche tempo avevamo iniziato a lavorare più a stretto contatto, provando a intersecare le nostre competenze per raggiungere insieme nuovi obiettivi. Quando è arrivata la pandemia, anche i nostri progetti didattici hanno subito uno stop improvviso e ci siamo interrogate su cosa avremmo potuto fare per continuare a promuovere il piacere della lettura e il gusto della scoperta scientifica e ambientale».
Mettendo insieme passioni e competenze, le tre donne hanno pensato a scatole incantate che possano stimolare l’urgenza di porsi e porre domande utili e necessarie per progredire nel ragionamento. Le scatole contengono un testo di narrativa, un albo illustrato o un libro di divulgazione scientifica, mappe che faranno da guida per lo svolgimento delle esperienze, con spunti di gioco e di approfondimento; strumenti di esplorazione di ecodesign realizzati secondo il principio cradle to cradle; un taccuino realizzato a mano, con scarti di lavorazione tipografica e scampoli di sartoria, e cartoline personalizzabili per costruire uno spazio dedicato al dibattito e allo scambio per tutta la comunità di giovani scienziati e scienziate.
Grazie al crowdfunding e al sostegno di Banca Etica arriveranno in decine di scuole d’Italia. «Ci piacerebbe – dicono – che le nostre scatole, ad impatto ecologico zero, con attività multidisciplinari e indirizzate a bambini e bambine da 3 a 12 anni, potessero diffondersi capillarmente e gratuitamente anche, e soprattutto, tra chi non ha le risorse economiche sufficienti a godere di spazi e momenti extra di approfondimento ed esplorazione». Intanto la raccolta fondi si chiuderà domenica 31 gennaio e con il sostegno di tutti si potranno realizzare 150 (o forse più) scatole incantate. L’idea è quella, comunque, di continuare anche in seguito a costruire scatole e sogni, e a nutrire il progetto grazie alla rete e alla condivisione del patrimonio di conoscenze, che sarà condiviso e fruibile da tutte le classi aderenti.
Fino al 31 gennaio è possibile sostenere su Produzioni dal Basso il progetto delle tre ideatrici messinesi che hanno immaginato un’attività di diffusione scientifica inclusiva, democratica e sostenibile per i bambini.