Le ruspe abbattono il ponte Gioeni «Salutiamo un pezzo di storia della città»

Sono iniziati in nottata i lavori di abbattimento del ponte Gioeni, prima del previsto, ovvero le prime ore del mattino. «Sono passato verso le 23 e già stavano facendo qualcosa», racconta un uomo che lavora nella zona. Un ponte considerato pericoloso dal punto di vista della sicurezza, soprattutto antisismica, e poco funzionale per i camion di grossa mole che ogni tanto rimanevano incastrati sotto. Così, dopo alcune discussioni, la nuova amministrazione ha deciso di invertire la rotta tracciata dal predecessore Raffaele Stancanelli e preferire l’abbattimento alla ristrutturazione. Dopo due giorni di preparazione e deviazione del traffico veicolare, dunque, questa mattina gli operai della ditta acese Tosa appalti srl, hanno iniziato a sgretolare il vecchio ponte.

Faceva compagnia ai catanesi dagli anni ’60 e la sua demolizione divide la cittadinanza tra favorevoli e contrari. Diverse le motivazioni: qualcuno è d’accordo per motivi estetici, come un signore venuto apposta ad assistere all’evento. Alle 7 del mattino è già in prima fila a cercare di cogliere ogni attimo. Un po’ emozionato, parla con chiunque gli stia accanto ripetendo: «Non ci sono dubbi sulla valenza di tale operazione. Come è accaduto con l’abbattimento del ponte di Ognina la zona sarà rivalutata completamente. Non vedo l’ora». Anche il signor Vito che quasi ogni giorno scende a piedi fino in via Etnea dalla zona Due obelischi, è convinto che sia un bene togliere il ponte, seppure se ne dispiaccia e lamenti le modalità di svolgimento dell’operazione. «È un pezzo della storia di Catania, mi piange un po’ il cuore vederlo abbattere dopo averlo visto costruire, ma se è pericoloso è giusto – prosegue – Io che ho lavorato tanti anni all’estero, però, non capisco perché lo stiano sbriciolando così. Serviva una micro carica esplosiva piazzata come si deve per farlo crollare tutto subito».

Per la signora Elvira, abitante della zona, la validità dell’operazione, invece, sta tutta nelle migliorie che ne trarrà il traffico: «Ne giova la viabilità. E poi ogni volta i camion troppo grossi rimanevano incastrati, non va bene». Nella chiacchierata con la sua compagna improvvisata con un’altra abitante della zona, la signora Concetta, difende le scelte del sindaco Bianco sia in questo inizio di amministrazione che in quelle precedenti. Concetta però, non è per nulla d’accordo con il pensiero della sua interlocutrice e si dice molto dubbiosa sulla validità di questa operazione, perché «ingegneri importanti hanno detto che bastava ristrutturarlo, era fatto bene. Bianco ha deciso di abbatterlo solo perché deve fare il contrario di Stancanelli?», si chiede.

Anche i proprietari di uno dei bar della zona si dicono contrari. Da una parte perché la deviazione del traffico porta meno clienti, «ma questo problema speriamo di risolverlo presto», dicono, dall’altra perché sono convinti che in città ci siano altre priorità. «Il ponte poteva stare ancora, era meglio usare i soldi per cose più importanti come le scuole», dice la signora dietro il bancone mentre il marito serve il caffè a un cliente. Questo a sua volta annuisce convinto, beve e mentre se ne va, oltre a salutare i baristi lamenta: «A cianu a manciugghia». E tra i pro e i contro c’è anche qualche indeciso perché da una parte è dispiaciuto, dall’altra si fida dell’amministrazione comunale. «Certo che secondo me poteva stare un altro po’ di anni, mi pareva buono, ma se hanno deciso così», dice un uomo di passaggio con la sua moto fermatosi qualche minuto per guardare.

Passano le ore e sempre più sono i curiosi che all’ombra di un cornicione e di una pianta guardano da lontano questo evento storico per la città. Qualcuno non resiste ed entra nell’area cantiere per l’ultima foto. Il traffico veicolare è scarso e scorre fluido e c’è solo qualche piccolo rallentamento legato anche al fatto che la gente si sofferma a guardare. Poche ore ancora e il ponte lascerà il posto a tante macerie prima e ad una rotatoria ellittica dopo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]