Le Aziende (e le spa) termali di Sciacca e Acireale: dove non osa nemmeno la Corte dei Conti

LE DUE SOCIETA’ REGIONALI HANNO PRESO IL POSTO DELLE VECCHIE STRUTTURE REGIONALI. IL RISULTATO E’ CHE ESISTONO ANCORA LE UNE E LE ALTRE, TUTTE IN PERDITA, NEL RIGOROSO SILENZIO GENERALE. E QUANDO SI VOTA SI ORGANIZZANO CAMPAGNA DI ASSUNZIONI (FINO A QUALCHE ANNO FA ANCHE A TEMPO INDETERMINATO) 

C’erano una volta in Sicilia due Aziende termali pubbliche regionali costituite nel 1954, Sciacca ed Acireale. In realtà l’imperfetto – che pure dovrebbe essere l’unico tempo da utilizzare – è di fatto sbagliato, perché le due Aziende esistono ancora, hanno dipendenti che percepiscono stipendi, consumano risorse per luce, acqua, pulizie, ecc., hanno commissari che gestiscono l’aria fritta, ma che qualcosa costeranno, addirittura quella di Sciacca continua ad incassare dalla Fintur spa il corrispettivo per l’uso dell’acqua termale (che ormai gestisce la Terme di Sciacca spa) negli alberghi ex Sitas, mentre quella di Acireale continua a cogestire beni con l’altra spa di Acireale.

L’unico problema è che non hanno, né fanno, niente. Non hanno personale che ormai è tutto in un ruolo speciale della Regione, non hanno beni perché li hanno trasferiti nel capitale sociale delle rispettive società per azioni al momento della loro costituzione, non gestiscono alberghi, piscine e stabilimenti perché ormai la gestione è delle due società per azioni che hanno preso il posto delle due Aziende termali.

In realtà, il “traccheggio” è ancora più complesso. Al di là della macroscopica illegalità relativa alla sopravvivenza delle due Aziende pubbliche e ai relativi costi che pagano i cittadini con le loro tasse, le due spa, la cui costituzione fu salutata nel 2006 dal coro unanime di una pletora di ingenui, alcuni ancora in attività di servizio, sono in liquidazione da più di quattro anni. La svolta, il rilancio, la competenza, l’internazionalizzazione, il marketing, insomma la “musica nuova” che i nuovi, bravi e competenti direttori d’orchestra avrebbero dovuto suonare da quel momento somiglia in modo impressionante alla favola dei suonatori di Brema che vennero per suonare e furono suonati.

Per la costituzione delle due società per azioni andò in scena una “pensata” degna dei migliori economisti: anziché dotarle di un congruo capitale sociale che consentisse alle due spa di affrontare i problemi di uno start-up connesso anche ad investimenti verso i nuovi segmenti del termalismo (benessere, fitness, ecc.), il capitale sociale delle stesse fu costituito soltanto dai beni immobili che le precedenti aziende regionali pubbliche possedevano, sia a titolo di proprietà, sia come diritti di utilizzo dei beni regionali. Quindi due società senza un solo euro di liquidità.

Le due società per azioni anziché “rilanciarsi”, negli anni, hanno invece violato la legge in modo macroscopico, senza che nessuno, specialmente gli assessorati obbligati al controllo ed alla vigilanza sulle stesse società (per tacere del paladino della legalità, il governatore ‘rivoluzionario’ Rosario Crocetta), abbiano mai chiamato gli amministratori alle proprie responsabilità. Anzitutto stipulando contratti di lavoro in violazione sia dei diritti di precedenza di vecchi lavoratori stagionali (cioè assumendone di nuovi), sia dei divieti alle assunzioni posti dalle disposizioni regionali; addirittura risultano effettuate anche assunzioni a tempo indeterminato!

Queste assunzioni sono cresciute in modo esponenziale in prossimità di elezioni comunali, regionali e nazionali. Addirittura per le elezioni comunali alcune liste di partiti dei quali erano espressione gli amministratori delle spa erano piene di candidati assunti da queste con contratti a termine.

Nonostante le liquidazioni in atto da anni le gestioni (fallimentari) delle due società sono continuate, senza alcun risultato sul piano economico, dato che i bilanci presentano milioni di euro di perdite. Non è andata meglio per i patrimoni netti delle due società, che sono spaventosamente calati. Addirittura sono stati nominati (e pagati) consulenti: come facciano società in liquidazione ad avere consulenti è un mistero! Ma gli amministratori-imbonitori hanno raccontato che le “presenze” erano aumentate, dimenticando di dire che erano aumentate anche le perdite: un modo fantasioso di amministrare!

A un certo punto, gli amministratori delle spa (prima unici poi liquidatori) si sono resi conto che le loro allegre gestioni avevano sì favorito i loro riferimenti politici (regionali e nazionali), ma avrebbero anche potuto creare problemi a loro stessi. Soluzione? Facile: il passato è passato, ma per il futuro si sono fatti calare nelle finanziarie regionali l’autorizzazione alle assunzioni stagionali, ottenendo come sempre accade in tempi di ascarismo appoggi trasversali. Ma questo solo dal 2012, restano le violazioni per gli anni precedenti.

Chi sono questi ‘manager’ così preparati? Basta andare a vedere i nomi e si risale subito ai loro referenti!

Infine la scelta di dare in affitto, dopo la liquidazione, la gestione delle due strutture termali. Ma anche lì i super dirigenti dell’assessorato all’Economia (quelli nominati da Crocetta) hanno partorito, dopo un lungo travaglio fatto di studio e di applicazione, un bando inutile, che si è attirato le critiche anche degli imprenditori.

Domanda: se la liquidazione durerà a lungo, mettiamo anche la metà della liquidazione dell’Ems (Ente minerario siciliano), questa manfrina continuerà. Quanto costerà ai siciliani?

Meno male che la Corte dei Conti per la Sicilia, di questa storia la pensa come il Governo Crocetta: meglio lasciare tutto come si trova, risparmiando su altri settori. Sì, ha ragione il Governo Crocetta, meglio risparmiare sulla Formazione professionale, sui forestali, sull’Esa, sui Consorzi di Bonifica, sui fondi della Crias destinati ad artigiani e agricoltori, sui Comuni, sulle Province…

Foto tratta da seretour.com

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]