L'annuncio viene dalla componente della commissione Lavoro alla Camera Luisa Albanella (Pd). La firma permetterà a migliaia di lavoratori - 1400 solo nella provincia di Catania - di chiudere la cassa del 2014 e iniziare gli accordi per il 2015. Inoltre da Palermo dovrebbero arrivare i finanziamenti già autorizzati dalla Commissione europea. «Mi auguro che la Regione ottemperi al più presto»
Lavoro, sbloccati fondi per ammortizzatori in deroga In Sicilia 55 milioni. Alla Regione cento milioni dall’Ue
«Finalmente i ministri del Lavoro Giuliano Poletti e dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno firmato congiuntamente il decreto sulle risorse economiche necessarie per il completamento del pagamento degli ammortizzatori in deroga per l’anno 2014». L’annuncio viene dalla deputata nazionale del Partito democratico Luisa Albanella, componente della commissione Lavoro alla Camera.
Alla Sicilia verranno destinati 55 milioni di euro «che permetteranno la chiusura della cassa in deroga del 2014, e di iniziare gli accordi per l’anno 2015». Ai finanziamenti ministeriali si aggiungono quelli provenienti dalla Regione. Si tratta di cento milioni di euro di fondi Pac «che la commissione europea ha già autorizzato e mi auguro – sottolinea Albanella – che la Regione ottemperi al più presto».
Solo nella provincia di Catania, spiega la rappresentante democratica di origini etnee, saranno 1400 i lavoratori che potranno accedere ai fondi nazionali. Si tratta di persone «che sono rimaste per mesi in attesa dell’indennità sobbarcandosi enormi problemi assieme alle famiglie».
Il consiglio dei ministri nel 2015 ha stanziato un miliardo di euro da distribuire su tutto il territorio nazionale. «Non sappiamo quanto sarà destinato alla nostra isola e in ogni caso – ammette Luisa Albanella – il periodo di fruizione sarà purtroppo circoscritto a soli cinque mesi e sappiamo già che la cifra stanziata, nonostante la riforma degli ammortizzatori sociali per il 2015, è senz’altro insufficiente per coprire i fabbisogni economici del Meridione e in particolare per la Sicilia».