Ieri, dalle 10 alle 17, il percorso è rimasto chiuso. Gli interventi continueranno fino a lunedì sulla parte pianeggiante che costeggia il fiume Imera. «Lì non possiamo mettere asfalto perché la norma ce lo vieta», spiega il primo cittadino di Caltavuturo. Si procede a senso alternato
Lavori di manutenzione sulla trazzera del M5s Il sindaco: «Non riguardano il tratto in salita»
«Interventi di manutenzione in parte previsti, in parte dovuti al maltempo degli ultimi giorni». Con queste motivazioni la trazzera Prestanfuso, conosciuta come quella del Movimento cinque stelle realizzata dopo la chiusura dell’autostrada A19, è stata interdetta al traffico nella giornata di ieri, dalle 10 alle 17. I lavori continuano anche oggi e andranno avanti pure lunedì, ma non ci saranno ulteriori chiusure. «Ci sarà solo il senso alternato nel tratto interessato», spiega il sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo.
La parte soggetta alle maggiori criticità non è quella in salita realizzata in cemento, ma quella a valle, il tratto pianeggiante che costeggia il fiume Imera e che collega alla strada provinciale. Qualche centinaio di metri che, con le piogge, si trasformano in un pantano di fango. «Lì non possiamo intervenire con l’asfalto – sottolinea il primo cittadino – ma solo con manutenzione ordinaria, perché si tratta di una pista di cantiere, aperta dall’Anas negli anni ’80 e vige il divieto di realizzare strutture permanenti entro i dieci metri dal corso d’acqua». I lavori in corso consistono nell’aggiungere materiale legante in modo da tenere il terreno più compatto. «Contiamo di avere alla fine un fondo percorribile anche in caso di pioggia», spiega Giannopolo.
Dunque circolazione regolare nella salita – che raggiunge pendenze del 25 per cento -, mentre nel segmento pianeggiante si viaggia a senso alternato, perché metà carreggiata è occupata dai mezzi. Proprio ieri l’assessore ai Trasporti, Giovanni Pizzo, ha confermato che la bretella realizzata dall’Anas per collegare i caselli di Scillato e Tremonzelli «aprirà entro metà novembre, avendo solo tre giorni di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale». «Non abbiamo elementi per confermare o smentire quanto annunciato – commenta il sindaco di Caltavuturo – mi auguro che sia così».