Lavoratori protestano davanti raffineria di Milazzo Al centro della vicenda il rientro di 600 dipendenti

Una mobilitazione a oltranza. Che andrà avanti fino al reintegro dei lavoratori dell’indotto della Raffineria di Milazzo. La protesta è scattata ieri a causa dell’annullamento di un’assemblea programmata tra sindacati, aziende dell’indotto e Confindustria. Appuntamento programmato durante un faccia a faccia tenutosi martedì scorso a Milazzo. In quell’occasione il sindaco Giovanni Formica, insieme al collega di San Filippo del Mela Gianni Pino, il direttore della raffineria Luca Amoruso, aziende private, sindacati e il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, avevano discusso della mancata ripresa dell’attività nella fase 2 dell’emergenza sanitaria in corso. Adesso il prossimo appuntamento è fissato per il 29 maggio, come disposto dal prefetto su richiesta delle sigle sindacali.

«Un disimpegno dell’ultima ora che sorprende, un fatto gravissimo che strappa una lunghissima e consolidata stagione di corrette e proficue relazioni industriali», dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi. Nell’incontro con i sindaci il direttore della raffineria Amoruso ha confermato gli investimenti per 45 milioni di euro nel 2020, «somma che rappresenta comunque qualcosa di straordinario. Possibile solo grazie alla presenza del doppio azionista (Eni e Q8)». Una nota di demerito, invece, nei confronti del Piano della qualità dell’aria approvato dalla Regione Siciliana che, a suo avviso, contiene dei parametri non previsti dalle normative. 

I 600 lavoratori in cassa integrazione al momento non trovano alcuna giustificazione al loro mancato reintegro, né l’azienda le ha fornite, e chiedono di avere una proiezione previsionale dell’azienda. «L’applicazione dei protocolli per la prevenzione e il controllo dell’infezione tramite dispositivi di protezione individuale, sanificazione degli ambienti e turnazione – afferma Daniele David, rappresentante della Fiom – consentono il reintegro del personale, indispensabile a potenziare la sicurezza dell’impianto petrolchimico». 

Esprimono vicinanza ai lavoratori in sciopero il Movimento No inceneritori del Mela, l’Adasc, il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, il Coordinamento Ambientale Milazzo – Valle del Mela, l’Arci Messina Aps. Nel mirino il drastico taglio degli investimenti della raffineria destinati all’ammodernamento degli impianti. «I dirigenti della società continuano a tirare in ballo, in modo strumentale, il Piano regionale di tutela della qualità dell’aria – si legge nel comunicato – È chiara la loro intenzione di non investire per adeguare gli impianti alle migliori tecnologie disponibili per ridurre i rischi sanitari per la popolazione e i lavoratori. Gli investimenti, inoltre, hanno una ricaduta positiva dal punto di vista occupazionale».


Dalla stessa categoria

I più letti

Che sia la scelta della prima auto o il desiderio di cambiare, decidere quale mezzo ci accompagnerà nelle nostre giornate non è mai semplice. Decidere di effettuare l’acquisto di una vettura direttamente presso una concessionaria prevede un significativo impiego di tempo. Eppure un metodo per risparmiare tempo e denaro – c’è: il noleggio a lungo […]

«In natura non esistono i rifiuti, ogni elemento si inserisce nel ciclo del biosistema, mantiene il valore il più a lungo possibile e si trasforma in nuova risorsa, innescando un circolo virtuoso». Ancora possibile anche in una società del consumo, andando Al cuore delle cose. Prende spunto – e pure il nome – da questo […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sid Vicious ha ammazzato la sua compagna Nancy (non andò a processo perché morì di overdose). Bill Cosby sta facendo collezione di denunce per violenza sessuale. A Harvey Weinstein sappiamo tutti com’è finita. C’hanno fatto anche un movimento, il #metoo, per sensibilizzare alla violenza di genere tra i vipponi. Ma al governo italiano piacciono soltanto […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Non siamo una città. Siamo un incubo. Uno di quelli realistici, ma talmente esagerati che non possono essere veri. E, prima o poi, infatti, ci si sveglia. È però una lunga notte quella che stiamo vivendo da cittadini: catanesi oggi, palermitani appena un anno fa, siciliani tutti. Un sonno profondo che si rinnova a ogni […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]