L'ex preside della facoltà di Lettere non cede alla provocazione lanciata dai venti docenti del Coordinamento unico d'Ateneo che hanno votato contro la decisione di conferire la laurea honoris causa all'ex prefetto di Catania. «C'è sempre stato un rapporto stretto tra il ministro Cancellieri e la facoltà di Lettere e Filosofia» sostiene Iachello
Laurea alla Cancellieri, le ragioni del sì Iachello non risponde alla polemica
«Un riconoscimento ad un alto funzionario dello Stato che adesso svolge un ruolo politico». Questa la motivazione che ha spinto l’ex preside della facoltà di Lettere e membro del nuovo CdA dell’Ateneo di Catania Enrico Iachello a chiedere di conferire la laurea honoris causa al ministro degli Interni Annamaria Cancellieri.
La proposta presentata ieri ha incontrato il voto sfavorevole di venti docenti del Coordinamento unico d’Ateneo. «Obiezioni non riguardanti la persona del Ministro – sottolinea Iachello – ma di carattere generale». L’iter per l’assegnazione della laurea magistrale in Scienze filosofiche prevede – dopo l’approvazione del consiglio del dipartimento di Scienze umanistiche – un passaggio al Consiglio d’Amministrazione dell’Università catanese e infine al ministero dell’Istruzione.
Non entra nella polemica il prof. Iachello: «C’è sempre stato un rapporto stretto tra il ministro Cancellieri e la facoltà di Lettere e Filosofia. Anche nel periodo in cui è stata commissario del teatro Bellini». In tutte le occasioni, secondo il docente, era centrale «l’importanza della collaborazione con la cultura umanistica» oltre al «carattere etico della sua azione».
Sull’assenza nell’Ateneo catanese di un regolamento specifico che riguarda l’assegnazione delle lauree ad honorem l’ex preside risponde che un regolamento c’è già, «ce ne siamo serviti anche in questo caso» spiega. Se la comunità accademica sente il bisogno di cambiarlo saranno gli organi decisionali a occuparsene.
[Foto di Bollettino d’Ateneo]