Sta reagendo bene Laura Salafia al lungo intervento chirurgico a cui l'hanno sottoposta i medici dell'equipe multifunzionale dell'Ospedale Garibaldi dove la studentessa è ricoverata dal primo luglio, giorno della sparatoria che l'ha vista coinvolta suo malgrado. Il proiettile è stato estratto così come le schegge che aveva lasciato nel collo. La notizia positiva è che la studentessa è stata sottoposta a una risonanza magnetica che avrebbe escluso lesioni al midollo spinale
Laura, estratti schegge e proiettile
19.30 Laura è ancora sotto narcosi perché bisogna ridurre la compressione del midollo spinale dovuto alla lesione provocata dall’impatto del proiettile sulla colonna cervicale. Le condizioni generali della paziente sono buone e il suo corpo sta reagendo bene. Le notizie sono state rese note nel corso di un incontro con la stampa al quale hanno partecipato il direttore generale, Angelo Pellicanò, il direttore del reparto di rianimazione, Sergio Pintaudi, e il neurochirurgo Salvo Cicero. Dopo la conferenza stampa Pintaudi e Cicero sono rientrati in sala operatoria. Il manager dell’ospedale, Pellicanò, ha invitato la stampa “ad abbassare l’attenzione mediatica su Laura Salafia, che ha bisogno di stare tranquilla e perché questo non fa bene né a lei né alla sua famiglia”.
15.00 E’ iniziato alle 11.45 e dovrebbe concludersi tra poco meno di un’ora il delicato intervento chirurgico per rimuovere le schegge rimaste nel collo e il proiettile nella mandibola di Laura Salafia, la studentessa universitaria ferita gravemente l’1 luglio davanti all’Ex Monastero dei Benedettini (sede delle facoltà universitarie di Lingue e Lettere) a Catania. Nell’operazione è impegnata un’equipe multidisciplinare dell’ospedale Garibaldi. Lo comunica in una nota la direzione dell’Ospedale