Giuseppe Reitano, 33 anni, a febbraio 2013 aveva sparato contro un altro uomo, che sarebbe stato colpevole di avere fatto degli apprezzamenti alla sua compagna. Nel 2018 la condanna e l'inizio della fuga dalla giustizia, conclusasi ieri
Latitante da un anno, si nascondeva in centro Il nipote di Alleruzzo deve scontare otto anni
Si nascondeva in un appartamento in via Madonna della scala, nel centro di Paternò. Giuseppe Reitano (33 anni) era latitante da un anno ma, ieri, i carabinieri del nucleo operativo con il supporto dei militari dello squadrone Cacciatori lo hanno stanato. L’uomo era fuggito dopo la condanna a otto anni e sei mesi di carcere per un tentato omicidio. Si tratta del nipote di Giuseppe Alleruzzo, quest’ultimo storico capomafia paternese. Sua madre era scomparsa nel giugno del 1995 e ritrovata cadavere tre anni dopo all’interno di un pozzo profondo oltre quaranta metri in contrada Stella a Paternò.
I fatti si sono svolti nel febbraio 2013. In quella circostanza alla convivente di Reitano sarebbero stati fatti degli apprezzamenti da parte di un altro uomo. Ne era nata una lite furibonda tra i due, degenerata poi con l’esplosione di alcuni colpi di pistola contro l’altro. Raggiunto e ferito, per fortuna in maniera non grave. Da questo la condanna.
Ieri, dopo lunghe ricerche, i militari lo hanno trovato. L’appartamento era stato preso in affitto dalla madre della compagna dell’uomo, tra le stradine del centro. All’arrivo dei carabinieri, Reitano avrebbe tentato di fuggire sulla terrazza, dove però ha trovato i Cacciatori. Un sopralluogo all’interno dell’appartamento ha permesso di scoprire che il latitante stava preparando le valigie per un nuovo trasferimento. Adesso si trova nel carcere di piazza Lanza.