L’ascesa e il declino del colosso dei call-center Anni di passione, poi debiti e fallimento annunciato

Da impresa leader a livello nazionale nei servizi di call-center al clamoroso fallimento che ha gettato nella disperazione oltre 500 lavoratori. La storia della Qè srl oggi si arricchisce di un capitolo determinante: quello scritto dagli investigatori della guardia di finanza con il blitz Who is. Il protagonista è ancora una volta l’imprenditore bresciano Patrizio Argenterio, presidente del consiglio d’amministrazione e amministrazione dell’azienda che tra i suoi clienti annoverava Enel, Sky e Inps. Commesse importanti che non sono servite a tenere aperta la baracca. Argenterio oggi si è visto sequestrare 2,4 milioni di euro, oltre a essere finito agli arresti domiciliari. A Mauro De Angelis, anche lui con un passato, nel triennio 2015-2017, da amministratore è stata notificata una interdittiva a svolgere ruoli direttivi per sei mesi. 

La via crucis dei lavoratori , azienda nata a Paternò nel 2009, comincia con l’annuncio dei primi esuberi per evitare i licenziamenti. L’anno è il 2015 e le organizzazioni sindacali riescono comunque a trovare un accordo per la cassa integrazione. Dodici mesi e poi via ai contratti di solidarietà. La situazione precipita a giugno 2016 con gli stipendi non versati. Il caso finisce sul tavolo della prefettura etnea e l’azienda sostiene di avere debiti milionari nonostante i fondi per la localizzazione delle imprese nel Mezzogiorno. Qualche mese dopo, settembre 2016, i lavoratori trovano addirittura chiusi i cancelli dello stabilimento di contrada Tre fontane.

Il livello della tensione cresce sempre di più e la storia di questo call-center, e del suo futuro, finisce davanti gli esperti del ministero dell’Economia. Una soluzione, prospettata fin dal primo momento, è quella di trovare nuovi acquirenti disposti a rilevare le commesse trattate da . Manifestazioni e sit-in di protesta si susseguono a ritmi incessanti e intanto, sempre nel territorio di Paternò, nasce l’azienda Nethit dell’imprenditore Franz Di Bella. Un tempo proprietario di una quota di minoranza delle azioni di Qè, salvo poi cederle poco dopo. 

Si arriva alla fine del 2017, con i lavoratori che nel mese di novembre occupano simbolicamente palazzo Alessi, sede del municipio. Intanto dal ministero si apriva qualche spiraglio con la possibilità di garantire alcune commesse. Piccole speranze che non evitano la scure del tribunale che decreta il definitivo fallimento di e l’ingresso in scena di Nethit che ha acquisito progressivamente le commesse oltre a circa 400 lavoratori, con l’obiettivo di dare nuovo slancio occupazionale al territorio. Il resto di questa vicenda verrà scritta nelle aule di giustizia.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]