Il messaggio lanciato dall'azienda di trasporto pubblica è rivolto all'uomo arrestato dalla polizia lo scorso 29 agosto che dopo la scarcerazione si era vantato sui social network
L’Amat: «Sui nostri autobus non ti vogliamo» Spuntano adesivi col volto del borseggiatore
«Non ti vogliamo sui nostri bus». Questo il messaggio che da questa mattina campeggia all’interno dei bus 101 e 102 del capoluogo siciliano, rivolto all’uomo arrestato dalla polizia lo scorso 29 agosto per borseggio che dopo la scarcerazione si era vantato sui social network: «Non mi arrestano mai».
L’Amat, azienda pubblica che gestisce i servizi per la mobilità nella città, ha ritenuto necessario assumere questa iniziativa a tutela di tutti coloro, cittadini e turisti, che utilizzano il servizio di trasporto pubblico. «Abbiamo voluto lanciare un messaggio diretto ed efficace – afferma Antonio Gristina, presidente dell’azienda – rivolto a mettere in guardia i passeggeri ma anche ad affermare la nostra vicinanza e gratitudine alle forze dell’ordine».
Gli adesivi si trovano sui trenta bus, che abitualmente sono programmati per le linee 101 e 102 che attraversano il centro cittadino. A rafforzare il messaggio è il fatto che gli adesivi sono realizzati con la foto diffusa proprio dalla polizia e con i contenuti apparsi sulla stampa. Il messaggio è tradotto anche in lingua inglese. «La tutela dei passeggeri e del nostro personale è una priorità dell’azienda e anche per questo motivo, da oltre un anno, a bordo di molte vetture sono presenti i vigilantes. Non voltiamo la faccia dall’altro lato – continua Gristina -. Spero che questo nostro primo passo possa condurre verso una più proficua collaborazione anche con i cittadini, che invitiamo a denunciare senza remore gli episodi di borseggio».
Apprezzamento viene espresso dal sindaco Leoluca Orlando che afferma come «questa iniziativa si inserisce ed è in sintonia con quelle realizzate negli anni in città da tanti cittadini singoli e organizzati contro ogni forma di grande e piccola criminalità, dal pizzo ai posteggiatori abusivi. È un segno di sintonia culturale e collaborazione fra aziende, istituzioni e cittadini, per affermare che non ci sono a Palermo zone franche».