L'associazione dei consumatori attacca l'amministrazione comunale per la decisione di chiudere le scuole. La replica del sindaco non si fa attendere. E precisa che, a decidere sulla gravità dei fenomeni atmosferici, sono le autorità competenti. Che hanno diramato un bollettino alquanto preoccupante
L’allerta meteo e la polemica del Codacons Orlando: «Seguiamo la Protezione civile»
Sembra incredibile, ma anche l’allerta meteo, diramata dalla Protezione civile, diventa oggetto di polemiche a Palermo. A scatenarle ci pensa il Codacons. Che interviene sulla chiusura delle scuole decisa, per precauzione, dal sindaco Leoluca Orlando: «Migliaia di famiglie hanno dovuto prendere permessi o giorni di ferie a lavoro per poter badare ai propri figli, oppure pagare una baby sitter negli orari di chiusura delle scuole – dice il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi – Il Comune deve rimborsare i genitori per le spese sostenute a causa dell’errato allarme maltempo».
E la replica di Orlando non si fa attendere: «In riferimento all’allerta meteo e alla conseguente chiusura delle scuole, è bene ricordare che vi sono delle procedure ben precise che il sindaco, quale autorità di Protezione civile, deve seguire quando viene fornito un bollettino con codice rosso, che il dipartimento di protezione civile infatti classifica di allarme», dice il primo cittadino di Palermo. Che aggiunge: «Alla luce di tale allerta il sindaco, applicando un ovvio principio di prevenzione, ha deciso, come tanti altri sindaci in Sicilia, la chiusura delle scuole. Il sindaco ha il dovere – afferma Orlando – quando viene allertato in modo così chiaro e autorevole, di agire per la tutela dei cittadini. Nelle prossime ore sulla base dei nuovi bollettini meteo che verranno diramati dalla Protezione civile, gli uffici del Comune continueranno a fornire ulteriori informazioni alla cittadinanza».
Intanto, al di là del Codacons, in Sicilia cresce la preoccupazione per l’arrivo del ciclone che si è formato sul Mediterraneo. E proprio stasera, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, a Catania per discutere di rifiuti e dei danni del maltempo, ha aperto così l’assemblea ad Acireale, il Comune del Catanese più colpito: «Ho sentito il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e mi ha detto che è in arrivo qualcosa in più di una tromba d’aria, che riguarderà le coste a sud della Sicilia e la costa ionica. Per cui chiuderemo l’assemblea in mezz’ora. È una situazione molto grave».