L’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata pigia sull’acceleratore. E a riprova del fatto che non soffre più di immobilismo c’è la consegna di decine di immobili e terreni sparsi su tutto il territorio siciliano a diversi enti e istituzioni. Tra i beneficiari la Regione siciliana e i carabinieri, ai quali vanno 7 immobili nella provincia di Catania che saranno usati per fini alloggiativi. Al Comune di Palermo ne andranno 31, che saranno consegnati oggi pomeriggio al sindaco Leoluca Orlando: quattordici saranno usati per dare una risposta all’emergenza abitativa, 6 sono di natura commerciale e 11 sono terreni box e magazzini.
Ma l’elenco dei Comuni destinatari dei beni sottratti alla criminalità organizzata comprende Erice, a cui andranno 17 immobili (appartenuti a Giuseppe Grigoli, ritenuto prestanome del latitante Matteo Messina Denaro), Castelvetrano a cui ne saranno consegnati quattro. Dodici, invece, andranno al comune di Cinisi, quattro a Monreale, cinque a Misilmeri, quattro a Campobello di Mazara, tre a Cerda, e uno ciascuno a Valderice, Bolognetta e Altofonte.
Alla Regione siciliana sono stati consegnati, invece, degli ettari di terreno della tenuta agricola Castello settanta ettari nel territorio di Comiso, Vittoria e Chiaramonte Gulfi, dove la Regione avvierà un progetto di «imboschimento con specie arboree autoctone perseguendo finalità di arricchimento paesagistico, naturalistico e sociale del territorio» si legge nei documenti presentati da Palazzo d’Orleans. Sempre alla Regione andrà un immobile che si trova a Siracusa, che verrà usato per “finalità governative” fanno sapere. Probabilmente ospiterà degli uffici o degli archivi.
«Entro il 30 luglio verranno aperti altri sei supermercati appartenuti a Grigoli – dice il prefetto Umberto Postiglione -: due a Marsala, tre a Trapani e uno a Campobello di Mazara, dove saranno assunte 32 persone. Allo stato attuale siamo a più di cento assunzioni e contiamo a breve di riassorbire tutti i dipendenti che erano 197». La catena di supermercati 6Gdo, confiscata a Giuseppe Grigoli, era stata dichiarata fallita nel 2014 dal tribunale di Marsala. L’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati, dopo le proteste dei lavoratori, sostenuti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e da politici sia locali sia nazionali, ha trovato un percorso per la riapertura di tutti i punti vendita e il riassorbimento di tutti i dipendenti.
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