«Avrei fatto volentieri il sindaco, ma mi hanno battuto», dice in un video il candidato sindaco che cerca di fare chiarezza sul suo docufilm. Solo un'operazione trasparenza sulla campagna, spiega l'ex candidato della destra. Specificando che quasi tutti i protagonisti hanno firmato le liberatorie «tranne uno che mi ha mandato all'ospedale»
La Vardera rassicura gli elettori: «Nessun bluff» «Solo un doc per rendere trasparente la politica»
Dopo polemiche e «no comment», il candidato sindaco Ismaele La Vardera rompe il silenzio e cerca di fare chiarezza sugli eventi: «Voglio rassicurare i miei elettori (e anche chi non mi ha votato): la mia candidatura non è stata un bluff. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando, Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto. Durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale e tutto quello che mi è successo. Che male c’è a rendere trasparente la politica?».
La Vardera sottolinea poi in che misura c’entrino Le Iene con la sua operazione trasparenza: «Per farlo meglio mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato e che mi hanno sostenuto in questi mesi: Davide Parenti (autore de Le Iene) e Claudio Canepari. Subito dopo le elezioni, a risultato ottenuto, ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili a entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l’ha presa affatto bene e m’ha mandato all’ospedale». Poi cita il presidente francese Emmanuel Macron come precedente illustre: «Molti prima di me hanno documentato la loro elezione, Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura – aggiunge e infine si interroga – Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?».
Il suo silenzio di questa mattina aveva però suscitato sconforto tra le fila dei suoi sostenitori dopo che ieri aveva avuto un alterco con l’attore e canddiato al consiglio comunale Francesco Benigno ed erano iniziate a circolare dichiarazioni di alcuni esponenti politici della sua coalizione circa un suo presunto tradimento. Sui social circolava disappunto e sgomento così come nel mondo politico, anche se c’è stato chi invece si era schierato dalla sua parte come il segretario provinciale Pd Miceli e la sua famiglia che ha detto chiaramente quali fossero le intenzioni del giornalista. Ora resta da vedere se le sue dichiarazioni basteranno a calmare gli animi e a scrivere la parola fine alle polemiche elettorali.