Nel 2015 Paolo Micheli si presentava alle elezioni per essere eletto primo cittadino del Comune del Nord Italia. Diversi punti programmatici del candidato sindaco di Palermo, dalle politiche per i giovani a quelle per i disabili e gli anziani, risultano essere scritte in maniera identica a quelle del capo della giunta lombarda
La Vardera, dubbi sull’originalità del programma In parte uguale a quello del sindaco di Segrate
Ismaele La Vardera inciampa sul programma. Dopo la presentazione di ieri, il sito del giovane candidato sindaco di Palermo è stato momentaneamente oscurato dallo staff ufficialmente per l’alto traffico in entrata: «Ci scusiamo per il disagio ma la tanta affluenza sta mettendo a dura prova i nostri server. Torniamo presto online», si legge. Ma la ragione della chiusura della pagina potrebbe essere un’altra e ha, appunto, a che fare col programma di La Vardera. Parte dello stesso, infatti, risulterebbe essere identica a quella di Paolo Micheli, candidato alla carica di primo cittadino nel 2015 a Segrate, comune alle porte di Milano.
Diversi i punti che hanno una straordinaria coincidenza con quelli individuati da Micheli: dalle politiche dedicate ai giovani, «Sono i giovani il futuro della nostra città: I loro talenti sono preziosi per la comunità. È anche ai giovani che la politica deve rivolgersi, ponendo attenzione ai loro problemi e alle loro esigenze. Non solo: sono i giovani che devono potersi rivolgere alla politica, ossia agli amministratori pro-tempore della loro città, per esprimersi e collaborare», a quelli agli anziani: «Il crescente numero degli anziani della nostra città è una risorsa importante». E anche sugli anziani le parole utilizzate da La Vardera sono identiche a quelle di Micheli: «L’accessibilità alle strutture della città e ai servizi da parte delle persone diversamente abili è questione di fondamentale importanza, così come il diritto alla Vita Indipendente».