La Regione ha pubblicato i dati di tutti i siti culturali siciliani relativi allo scorso anno. I primi dieci posti restano invariati (ma tutti con incrementi sia dei visitatori che negli incassi) a eccezione dei primi due, che si invertono. In generale l'Isola cresce del 16 per cento rispetto al 2016. Trainata proprio da Agrigento
La Valle dei Templi supera il Teatro antico di Taormina Exploit nel 2017. «E da primavera via a nuovi percorsi»
C’è una Sicilia che continua a crescere, a ritmi superiori alla gran parte delle altre regioni italiane. È quella dei siti culturali, visitati nel 2017 da quasi 5 milioni di persone, con un incremento del 16 per cento rispetto al 2016. Dati – pubblicati dal dipartimento dei Beni culturali della Regione – che confermano l’Isola al quarto posto nella classifica nazionale dietro Lazio, Campania e Toscana. Ma la Sicilia nell’ultimo anno fa meglio di chi la precede per percentuale di crescita (+13 per cento). E a trainare l’exploit ci sono i risultati eccezionali della Valle dei Templi di Agrigento: +1,4 milioni di euro di incassi e +167mila visitatori, con maggioranza di stranieri (il 60 per cento) sugli italiani. Numeri che ne fanno il sito siciliano più visitato del 2017, strappando lo storico primato al Teatro antico di Taormina.
«Abbiamo avuto il tasso di crescita più alto a livello nazionale tra tutti i siti gestiti dal ministero: +24 per cento, meglio della Reggia di Caserta», rivendica con orgoglio Giuseppe Parello, direttore del parco archeologico agrigentino. Merito di numerose iniziative messe sul campo: le aperture serali, la scoperta del teatro di epoca ellenistica, il grande evento Google per il terzo anno consecutivo, il tentativo di condividere in maniera partecipata il patrimonio con il cantiere aperto e visitabile, la promozione nelle varie borse del turismo, anche di quello archeologico; e, da dicembre, la possibilità di acquistare i biglietti online. Un fattore che nel resto del mondo può sembrare scontato, ma che in Sicilia è realtà solo da due mesi. «Funziona e incide – sottolinea Parello – l’altro giorno è arrivato un folto gruppo di turisti coreani col biglietto già fatto. E i numeri parlano chiaro: abbiamo iniziato il 2018 meglio dell’anno scorso, a gennaio c’è stata una crescita del 29 per cento dei visitatori rispetto allo stesso mese del 2017». Un attivismo reso possibile dal fatto che la Valle dei Templi è stato il primo sito a cui la Regione ha concesso autonomia finanziaria: gli incassi restano all’ente parco, non vengono restituiti a Palermo. Modello che negli ultimi mesi, e visti i risultati di Agrigento, si sta estendendo anche ad altri siti, a cominciare dal Teatro antico di Taormina.
Il sito romano in provincia di Messina conserva il primato per valore di incassi – 6 milioni 196mila euro, con un incremento di mezzo milione di euro rispetto al 2016 – ma è superato dalla Valle dei Templi per numero di visitatori (809mila contro 867mila). Per il resto, la classifica dei dieci beni culturali siciliani più fruiti è rimasta invariata: completa il podio il parco archeologico di Siracusa, seguito dalla Villa romana del Casale a Piazza Armerina, i templi di Segesta e Selinunte, il chiostro del Duomo di Monreale, il castello Maniace di Siracusa, il teatro romano e l’Odeon di Catania e il chiostro della chiesa di San Giovanni degli Eremiti di Palermo. Tutti questi siti hanno registrato nel 2017 incrementi sia nel numero di visitatori che nel valore degli incassi, a eccezione di Selinunte che introita 67mila euro in meno rispetto al 2016. La Sicilia è quarta a livello nazionale con i suoi 4 milioni 993mila visitatori, equamente distribuiti tra parte occidentale (2 milioni 480mila) e orientale (2 milioni 513mila), e incassi totali per 26 milioni 84mila euro (+ 12 per cento rispetto al 2016). La Valle dei templi e il teatro antico di Taormina si piazzano, rispettivamente all’ottavo e al decimo posto, anche nella top 10 italiana dei siti più visitati, guidata dal Colosseo, da Pompei e dagli Uffizi.
E per il sito agrigentino il 2018 si prospetta ricco di novità. «Apriremo un terzo accesso alla Valle – spiega Parello – che passa dall’area dove è stato trovato il teatro e il quartiere ellenistico romano. Attraverso la viabilità che abbiamo recuperato e che coincide con il cardo primo della vecchia città, potremo unire l’area dell’agorà e del quartiere ellenistico con la collina dei Templi. Quindi anche chi è già venuto potrà tornare e vedere una dimensione assolutamente diversa, più ampia di quella classica». Gli scavi per il teatro sono ancora agli inizi e si procede in prospezione orizzontale. «Non sappiamo cosa troveremo – sottolinea il direttore del parco – finora sono venuti fuori i gradoni della parte superiore che però sono sconnessi, ma speriamo che, andando più in profondità, riusciremo a trovarli come erano in origine. Intanto stiamo portando alla luce una terma romana, un unicum nel suo genere».
Nei prossimi mesi i turisti potranno approfittare di altre due novità: la visita guidata alle catacombe paleocristiane di Agrigento, sotto la via sacra che taglia da est verso ovest la Valle; e quella all’ipogeo che collega la Porta V con il giardino della Kolymbethra, un percorso lungo e affascinante. In entrambi i casi servirà la prenotazione e si verrà accompagnati dagli speleologi. «Allunghiamo i tempi di permanenza alla Valle dei templi – conclude Parello – chi vorrà visitarla integralmente potrà trascorrere qui anche più di un giorno». Musica per le orecchie di chi gestisce strutture ricettive nel territorio. «Nel 2017 – spiega Gaetano Pendolino, amministratore del distretto turistico Valle dei Templi – le presenze sono aumentate del 30 per cento circa, sono state registrate 280mila persone che in media hanno soggiornato ad Agrigento 1,8 notti». Numeri destinati ancora a crescere.
I DIECI SITI CULTURALI SICILIANI PIU’ VISITATI DEL 2017 E IL CONFRONTO COL 2016
1. Valle dei Templi: visitatori 867.833 (+167mila) – incassi 6.056.931 euro (+1,4 milioni)
2. Teatro Antico di Taormina: visitatori 809.905 (+62mila) – incassi: 6.196.520 euro (+ 521mila)
3. Siracusa, parco archeologico – visitatori: 649.419 (+78mila) – incassi: 4.648.255 euro (+560mila)
4. Villa romana del Casale di Piazza Armerina – visitatori 344.485 (+5mila) – incassi 2.573.228 euro (+50mila)
5. Segesta, area archeologica: visitatori 334.629 (+15mila) – incassi: 1.382.538 euro (+20mila)
6. Selinunte, area archeologica: visitatori 272.735 (+5mila) – incassi: 1.058.928 (-67mila, aumentano solo i gratuiti)
7. Monreale, chiostro del Duomo: visitatori 214.254 (+28mila) – incassi: 912.996 euro (+112mila)
8. Siracusa, castello Maniace: visitatori 97.586 (+23mila) – incassi: 151.852 euro (+47mila)
9. Teatro romano di Catania e Odeon: visitatori 90.590 (+17mila) – incassi 267.666 euro (+40mila)
10. Palermo, chiostro San Giovanni degli Eremiti – visitatori 87.502 (+20mila) – incassi: 290.369 euro (+30mila)