Per l'esponente della giunta Crocetta, che esprime il proprio cordoglio alla famiglia della vittima e alla comunità locale, serve «una immediata e urgente modifica» della legge regionale 33/97, che regolamenta la tutela della fauna selvatica. Si dice, comunque, «pronta a collaborare con sindaco e prefetto per interventi di emergenza»
La tragedia di Cefalù e l’allarme cinghiali Assessore Barresi: «Mai sottovalutato problema»
Serve «una immediata e urgente modifica» della legge regionale 33/97, che regolamenta la tutela della fauna selvatica. Ne è convinta l’assessore dell’Agricoltura della Sicilia, Rosaria Barresi, che dopo la tragedia costata la vita a Cefalù ad un uomo di 77 anni, Salvatore Rinaudo, aggredito e ucciso da un branco di cinghiali poco distante dalla sua abitazione di campagna, si dice «pronta a collaborare con sindaco e prefetto per interventi di emergenza». Perché solo loro, «in presenza di fatti gravi che minaccino la pubblica incolumità» hanno il potere di emanare ordinanze.
L’esponente della giunta Crocetta, che esprime il proprio «profondo cordoglio alla famiglia» della vittima e alla comunità locale, spiega che «l’aumento indiscriminato delle specie animali selvatiche o inselvatichite è problema che l’assessorato regionale dell’Agricoltura non ha mai sottovalutato». Secondo Barresi occorre adoperarsi perché «venga esaminato nel più breve tempo il disegno di legge di modifica della legge regionale 33/97 che regolamenta la materia».
«Con l’attuale legge – continua l’assessore – la Regione è nella impossibilità di attivare un qualsiasi strumento limitativo e di contrasto, fatta salva la possibilità di definire il calendario venatorio. La grave circostanza appena accaduta sarà ulteriore stimolo per sollecitare il parlamento regionale ad una immediata e urgente modifica della norma». Intanto l’assessore si impegna a mettere a disposizione «il dipartimento delle Risorse rurali con gli agenti della forestale a collaborare con ogni risorsa possibile negli interventi di controllo del territorio».
La legge citata da Barresi, la 33/97, “Norme per la protezione, la tutela e l’incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio“, ha come finalità la tutela del patrimonio faunistico e disciplina, appunto, l’esercizio della caccia e delle attività di allevamento, anche a scopo amatoriale, «nel rispetto delle esigenze di conservazione della fauna selvatica, degli equilibri ecologici e naturali e di un corretto svolgimento delle attività agricole, zootecniche e forestali».