La storia del centro universitario Cutgana Tra tutela ambientale e accuse di sprechi

Il cancello collocato dal Cutgana all’ingresso della Grotta Palombara, sospettato dagli speleologi della Fsrs (Federazione speleologica regionale siciliana) di allontanare la specie protetta dei miniotteri, è solo la punta di un iceberg.

Il cuore del problema è piuttosto il ruolo realmente svolto da questo ente dal nome ambizioso, ‘Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi’, nato nel 1996 come centro interfacoltà dell’università di Catania,.

Sotto inchiesta della Procura per l’uso ‘disinvolto’ dei fondi, il Cutgana è sotto esame anche da parte di studiosi e naturalisti che da qualche tempo dubitano che, dietro la facciata delle dichiarazioni trionfalistiche, esso svolga davvero quelle attività di “ricerca interdisciplinare negli ambienti naturali” che rientrano nelle sue finalità istituzionali.

Ma entriamo un po’ nel merito della questione, cominciando dal famigerato cancello…

Il Cutgana gestisce attualmente sei riserve terrestri, di competenza dell’Assessorato al Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana (che paga personale e attività di gestione ordinaria) e una riserva marina, di competenza del Ministero dell’Ambiente.

Una delle riserve è appunto la Grotta Palombara, che ospita anche una colonia di pipistrelli in via di estinzione che, secondo il parere della Federazione Speleologica Siciliana, potrebbero essere stati allontanati proprio dalla presenza del cancello collocato dall’ente gestore, come Argo ha già scritto.

miniotteri sono una particolare specie di pipistrelli, tutelata dalla UE e la Palombara è inserita in un Sito di Importanza Comunitaria, ragion per cui se l’ente gestore non garantisse lo stato di conservazione di questa specie protetta, si profilerebbe per l’Italia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.

Lo ricorda anche il Gruppo Italiano di Ricerca sui Chirotteri (GIRC), sceso in campo accanto agli speleologi per sollecitare la rimozione del cancello

Sebbene il Cutgana ribadisca che la grata in questione sia stata progettata da noti ed esperti chirotterologi, ha di fatto ammesso l’esistenza del problema tagliando di recente alcune sbarre del cancello per facilitare il passaggio dei miniotteri, (“in seguito alle nostre lamentele”, rivendica la Federazione speleologica).

Sia la FSRS sia il GIRC denunciano ilmancato monitoraggio dei pipistrelli presenti nella grotta. A fronte degli annunci e delle comunicazioni (su giornali e web), nessun dato ufficiale è stato infatti reso noto e il Cutgana, nonostante il secco invito a non ‘diffondere comunicazioni lesive’ del proprio buon operato, non risponde sul merito e non chiarisce quali sia l’attuale situazione della colonia.

C’è di più. Le perplessità sull’operato del Cutgana non riguardano solo la gestione della grotta Palombara e hanno origine non recente.

La Federazione Speleologica Siciliana ha inviato ai responsabili dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e al CRPPN (Comitato Regionale Protezione Patrimonio Naturale) due lettere, di cui alleghiamo la seconda, risalente all’agosto del 2012.

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[Foto di Argo]


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Si parte dalla tutela dei miniotteri, una specie di pipistrelli in via d'estinzione, che è stata contestata dalla Federazione speleologica siciliana. E si prosegue lungo una inchiesta della procura di Catania sull'uso disinvolto dei fondi pubblici che il Centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agroecosistemi avrebbe fatto nel corso degli anni. Riprendiamo dal giornale online Argo la storia del centro universitario Cutgana. Una lunga ricostruzione che parte dal 1996, anno di fondazione

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