Contro il rischio idrogeologico e di erosione della costa, nella nota località balneare di Ispica dovranno essere installate delle massicciate in cemento. Un'opera che, secondo i circoli ambientalisti locali, «ha già causato danni nel Comune di Scicli». Guarda le foto
«La spiaggia di Arizza, a Scicli, non esiste più» E Legambiente lancia l’allarme per S.M. del Focallo
Tecnicamente si chiama pennellizzazione, e dovrebbe servire a proteggere le coste dall’erosione. «In pratica però queste massicciate, oltre ad essere costose, hanno provocato la sparizione della spiaggia di Arizza, frazione di Scicli». A spiegarlo è Antonino Duchi, presidente del circolo Legambiente Il carrubbo di Ragusa. Insieme al circolo Sikelion di Ispica e al circolo Legambiente di Modica, gli ambientalisti stanno denunciando un fenomeno che rischia di avere impatti anche peggiori di quelli già registrati ad Arizza-Spinasanta. E le nuovi installazioni delle massicciate dovrebbero iniziare dalla rinomata spiaggia di Santa Maria del Focallo, più volte nominata bandiera blu.
«L’equilibrio della sabbia e del suo trasporto è dinamico, e non basta osservare i risultati dopo l’installazione con una passeggiata, come è stato fatto. Per vedere gli effetti a lungo termine ci vogliono almeno cinque anni», afferma Duchi, che porta come esempio lo stato attuale della costa di Arizza. A sostenere i lavori, però, «ci sono dei comitati civici, ai quali abbiamo dato ampie spiegazioni tecniche: le opere di pennellizzazione di Arizza sono più piccole di quelle previste nel territorio di Ispica».
Una vera e propria «cementificazione della costa», secondo quanto dichiarato dai circoli Legambiente. Che violerebbe anche «il piano paesaggistico emanato dalla Sovrintendenza di Ragusa. Inoltre – prosegue la nota degli ambientalisti -, lo Sblocca Italia vorrebbe eliminare i fondi relativi ai progetti in tema di rischio idrogeologico che non sono stati appaltati per il 30 settembre 2014. Forse è per questo che si preme per la realizzazione».