L'Isola si piazza 237esima su 263 nel ranking che prende in considerazione diversi settori, dalla stabilità economica alle istituzioni, dalla formazione alla salute. A incidere in negativo è in particolare il mercato del lavoro. Complessivamente quella sicula è una situazione simile a Ceuta, l'exclave spagnola in Africa
La Sicilia è tra le regioni meno competitive d’Europa Ultima in Italia. Meglio solo di Grecia e paesi dell’Est
Ultima in Italia e 237esima (su 263) in Europa. Sono le posizioni occupate dalla Sicilia nel ranking europeo riguardante la competitività regionale. I dati sono stati elaborati dalla Commissione europea e prendono in esame diversi indici, tra i quali quelli relativi alla stabilità economica, le istituzioni, l’educazione scolastica, la salute, le infrastrutture, il mercato del lavoro e le innovazioni.
Quello che viene fuori, ancora una volta, è uno scenario in cui la Sicilia occupa i bassifondi della classifica. A fare peggio, ma di poco, sono le regioni greche, tranne quella di Attiki; bulgare, con l’eccezione di Yugozapaden; rumene, tolta l’area di Bucarest. Mentre simili alla Sicilia sono realtà come Melilla e Ceuta le exclavi spagnole in Africa. L’Isola, d’altronde, risulta anche molta lontana dalla Lombardia, la prima delle regioni italiane che si piazza 143esima, mentre è vicina alla Calabria, che la precede di due posizioni.
Neanche a dirlo, a incidere di più – in un quadro generale per niente roseo – sono i dati relativi all’efficienza economica e nello specifico quelli riguardanti il mercato del lavoro. In questo campo, infatti, la posizione della Sicilia scende fino alla numero 256, la peggiore tra le italiane. Rispetto alle altre regioni del Paese, la Sicilia non è ultima nella graduatoria specifica Innovation, dove a fare peggio è la Calabria, e in quella che raggruppa salute, istruzione, stabilità economica, infrastrutture, istituzioni e stabilità economica, nella quale vanta la 220esima posizione. Appena sopra la Sardegna.