La ricetta delle panelle di fave

U maccu di favi è un piatto che in Sicilia conosciamo tutti e che tutti prima o poi abbiamo assaggiato tra le mura domestiche della nonna o della mamma. Questa preparazione è originaria del Ragusano, ma tipica anche nelle Madonie ed è in uso in tutte le località dell’Isola. Il termine maccu deriva dall’antica tradizione commediografa latina che identificava con maccus una maschera fissa della commedia atellana che rappresentava il tipo dello sciocco ghiottone, che si lascia picchiare ogni momento. 

Da qui il termine maccare ovvero schiacciare, ridurre a poltiglia, che è la fine che fanno le nostre fave prima di essere servite a tavola. Quella che voglio raccontarvi oggi è la ricetta tipica del macco, ma con un passaggio in più, che la renderà più sfiziosa e interessante da servire anche come antipasto per un buffet. 

Ingredienti:
Fave secche 500 g
Mezza cipolla
Qualche mazzetto di finocchietto selvatico
Olio per friggere
Sale q.b.
Pepe nero q.b. 

La ricetta è la seguente:
Ammollate le fave secche sbucciate, per una notte. Il mattino dopo, fatele lessare in acqua con sale, un odore di cipolla e alcune cimette di finocchietto selvatico. Fatele cuocere a lungo per circa 2-3 ore, fino a quando le fave si sfalderanno in purea e risulteranno dense. A questo punto potete o passarle al setaccio per renderle più uniformi, altrimenti lasciarle nella loro forma e stendere l’impasto sul marmo da cucina ben oleato oppure su della carta forno e lasciarle raffreddare, o a temperatura ambiente o in frigorifero per accelerare i tempi. Una volta fredde vanno tagliate a striscioline e fritte, avete sentito bene, in olio caldo tra i 160 e i 180 gradi. Otterrete così delle ottime e stupefacenti panelle di fave con cui deliziare i vostri ospiti, reinventando così una ricetta della tradizione, facendola diventare un finger food perfetto.


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