La Regione ‘risparmia’ sulle ispezioni negli enti locali. Interrogazione dei grillini

IL MOVIMENTO 5 STELLE CONTESTA LA LINEA DEL GOVERNO E LE DIRETTIVE DEGLI ALTI BUROCRATI DEL’ASSESSORATO ALLE AUTONOMIE LOCALI. E PROPONE UN EMENDAMENTO IN FINANZIARIA PER RIMPINGUARE CON 200 MILA EURO I FONDI DEL CORPO ISPETTIVO

Regione siciliana: si risparmia anche nei controlli degli enti locali. Invece di inviare gli ispettori nei Comuni, l’assessorato regionale alle Autonomie locali convoca Sindaci e amministratori comunali. La Regione risparmia i soldi delle missioni che dovrebbero essere pagare ai funzionari. E scarica sui Comuni il costo dei controlli. Perché, ovviamente, i Sindaci e gli amministratori comunali non verranno a Palermo a proprie spese, ma almeno il costo della benzina il Comune dovrà approntarlo.
E se i Comuni siciliani – quasi tutti in bolletta – non dovessero avere nemmeno i soldi per la benzina (c’è poco da ironizzare, perché lo scenario, in tanti Comuni, è proprio questo, grazie, soprattutto, alla follia degli Ato rifiuti)? E fino a che punto è serio non avere un corpo ispettivo per verificare cosa combinano nei Comuni? Si pensi all’attività edilizia e, in generale, ai fatti che dovrebbero essere osservati di presenza e non su ‘carta’.

Di questo problema, che non è certo secondario, si occupano i parlamentari del Movimento 5 Stelle dell’Ars. Che in un comunicato lanciano l’allarme: “Pochi soldi in bilancio per le missioni e le visite ispettive negli Enti locali”.
Per cercare di ovviare a questo problema il M5S ha presentato un’interrogazione e una mozione all’Ars con le quali chiede ‘lumi’ al Governo e punta ad impegnare il presidente dell’Ars e l’assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica ad impinguare il capitolo relativo alle missioni del personale con una somma tale da assicurare continuità all’attività ispettiva e “a porre in essere tutte le azioni amministrative necessarie affinché venga ampliato l’organico a disposizione del dipartimento delle Autonomie locali dell’omonimo assessorato”.
L’azione dei deputati del Movimento prende le mosse da due circolari emanante nei mesi scorsi dal direttore generale del dipartimento Autonomie locali con le quali si annuncia una “revisione delle modalità operative”, disponendo di conseguenza la riduzione al minimo indispensabile delle visite effettive presso gli enti locali sottoposti a vigilanza, sostituendole con la convocazione degli amministratori degli enti controllati presso la sede del dipartimento di Palermo.
Una soluzione che secondo il Movimento 5 Stelle finirebbe col far lievitare i costi piuttosto che contenerli: “Questa procedura- afferma Giancarlo Cancelleri, capogruppo M5S all’Ars e primo firmatario dei due atti parlamentari – comporterà un aggravio della spesa, visto che costringerà a spostarsi a Palermo più funzionari comunali piuttosto che un solo ispettore in direzione della sede oggetto dell’ispezione”.
Con costi a carico a carico dei Comuni, aggiungiamo noi.
“L’attività degli ispettori è importantissima – si legge ne comunicato del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle a Sala d’Ercole – in quanto consente il recupero di ingenti somme (anche quelle relative a eventuali danni erariali) e produce risvolti positivi in ordine al rispetto dei principi di legalità e di buona amministrazione”.
“Dall’ inizio del 2013 – afferma Cancelleri – l’attività ispettiva si è sensibilmente ridotta sia a causa della carenza di organico, che può contare solo su 10 unità, che per la carenza delle somme stanziate nel Bilancio di previsione per i rimborsi spese delle missioni, che ammontano a solo 15 mila euro”.
Per cercare di ridare linfa alle ispezioni intanto il gruppo parlamentare M5S ha presentato un emendamento alla Finanziaria che prevede lo stanziamento di 200 mila euro.

 


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