Marco Lupo, commissario regionale per l'emergenza Rifiuti, ha imposto la chiusura entro agosto della discarica in contrada Valanghe d'inverno. Una notizia subito accolta con entusiasmo dal comitato che si oppone da sempre al sito e da Nino Di Guardo, sindaco del comune di Misterbianco. «Dobbiamo ringraziare le indagini dellex assessore Nicolò Marino per questo risultato». Domenico Proto, titolare della ditta Oikos proprietaria della discarica, era stato arrestato nei giorni scorsi
La Regione chiude la discarica di Motta Di Guardo: «Una notizia eccezionale»
«Stento a crederci. Da Palermo, finalmente, sono state revocate tutte le autorizzazioni per la discarica di contrada Valanghe d’Inverno. Il sito verrà chiuso, si spera, definitivamente». Esprime così la sua gioia a CTzen Danilo Festa, ex candidato a sindaco di Motta Sant’Anastasia e coordinatore del comitato contro la discarica del paese etneo. La notizia, del resto, è di grande portata: con decreto numero 1142 del 22 luglio, il dirigente regionale del dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione siciliana Marco Lupo ha negato il rinnovo delle autorizzazioni alla nuova discarica, nata proprio accanto al vecchio sito di contrada Tiritì, di cui è proprietario l’imprenditore Domenico Proto, titolare della Oikos spa, arrestato pochi giorni fa a seguito dell’inchiesta palermitana Terra mia. La Regione ha disposto la chiusura della discarica e la conseguente bonifica del territorio, entro il mese di agosto.
«E’ una notizia eccezionale: adesso i proprietari della discarica dovranno presentare un progetto di gestione post mortem del sito. Il territorio tra Motta Sant’Anastasia e Misterbianco non deve conoscere più discariche», riferisce con entusiasmo il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo. «La notizia è arrivata ieri sera e dobbiamo ringraziare l’ispezione voluta dall’assessore regionale Nicolò Marino: grazie a quel lavoro, dove emersero mille irregolarità, il dirigente oggi ha potuto disporre la chiusura», afferma Di Guardo. Che non teme nemmeno un eventuale ricorso da parte dei proprietari. «I titolari potranno opporsi, come per ogni atto amministrativo, ma noi abbiamo argomenti sufficienti per rendere la chiusura definitiva ed irreversibile», conclude il primo cittadino di Misterbianco.