La politica secondo Norberto Bobbio

di Lorenzo Ambrosetti

Si parla con insistenza di una distanza tra i giovani e la politica, intesa nel senso di una generale disaffezione da questi dimostrata nei confronti del mondo politico.

La politica, intesa nella sua accezione più alta, come tramandataci dalla tradizione della Grecia antica, dovrebbe concepirsi come la cura del bene comune. La politica, come ci ha insegnato Norberto Bobbio, è data, nella accezione moderna, da un insieme di regole procedurali, che stabiliscono chi debba prendere le decisioni collettive ed in nome di quali fini, che si intendono in qualche modo perseguire.

Nell’alternarsi delle maggioranze al potere, secondo il meccanismo delle elezioni periodiche, le forze politiche dovrebbero avere di mira il rispetto della Costituzione, nell’emanazione delle leggi ordinarie, che è considerata la legge fondamentale.

La Costituzione, racchiude al suo interno una serie di valori non negoziabili dalle varie forze politiche, e che si presume debbano costituire il fondamento di ogni decisione collettiva, presa in nome del bene comune.

Ora, il problema è proprio questo. La politica appare spesso svuotata dei valori che le dovrebbero essere propri, e la classe governante sovente non riesce a dare un esempio di cura e attenzione al bene comune necessario per il funzionamento ottimale di una democrazia.

Ne consegue un allontanamento dei giovani dalla politica.

I giovani; in particolar modo, non si sentono rappresentati da una classe politica troppo impegnata a mantenere i propri privilegi, che non dà, in buona sostanza, il buon esempio.

Il Governo Monti sembra incamminarsi verso una rivalutazione dei giovani, del loro lavoro, delle loro aspettativa di vita futura. Speriamo che questi buoni propositi si traducano in realtà di scelte legislative coraggiose, che possano finalmente avvicinare i giovani alla politica. (a sinistra, Norberto Bobbio, foto tratta da serenoregis.org)

E’ necessario ritrovare dei valori perduti, la solidarietà, il rispetto dell’altro, del diverso, la tutela dell’ambiente, salari più equi, lotta alla precarietà.

I giovani possono riavvicinarsi alla politica solo se si avranno scelte legislative coerenti con le loro aspirazioni più autentiche. Nei periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo, si esce dai momenti difficili ritrovando una vera solidarietà, un’autentica coesione tra le forze attive del sistema sociale, le forze che rappresentano la società civile e gli apparati dello Stato e delle Istituzioni.

Occorre ricordarsi che l’art. 1 della Costituzione stabilisce che la sovranità appartiene al popolo.

Le forze politiche devono entrare in sintonia con le esigenze dei giovani, devono dimostrare attenzione per le loro aspirazioni, per i loro interessi, per i loro sogni.

Soltanto in questa maniera i giovani potranno riavvicinarsi alla politica, e l’Italia ed il meridione risollevarsi definitivamente da questa crisi ( che è prima di tutto crisi di valori ) di portata planetaria.

ambrosettilorenzo@yahoo.it

 


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