Il Comune ha chiuso la manifestazione d'interesse per affidare provvisoriamente l'impianto. La struttura è chiusa dopo la rottura insanabile fra amministrazione Naso e Federnuoto. I nuovi gestori pagheranno poco più di 2500 euro di canone mensile
La piscina di Paternò va a una società di Giarre Gestione per 9 mesi, poi l’appalto quindicennale
La gestione temporanea della piscina comunale di Paternò si sblocca. Ieri sono state aperte le buste, anzi la busta. L’offerta è stata formulata dalla società Bodysystem Group di Giarre che ha presentato un rialzo del 10 per cento – pari a 250 euro – sul canone mensile previsto dal bando di 2500 euro. Adesso si attende l’aggiudicazione definitiva. Da premettere che l’impianto sarà affidato ai privati solo fino al 30 settembre del 2020, termine entro il quale dovrà essersi compiuto l’iter per la gestione quindicennale della piscina.
La struttura è chiusa da sei mesi proprio per la mancata intesa sull’affidamento. Alla base, la rottura insanabile tra l’amministrazione comunale di Paternò e la Federnuoto siciliana. Quest’ultimo è l’ente che per circa 10 anni ha gestito l’impianto di corso Italia e che ha abbandonato polemicamente la città.
In attesa dell’espletamento del bando di gara quindicennale – obiettivo del Comune è di ricavare almeno otto milioni di euro dalla concessione – l’amministrazione comunale aveva virato su una soluzione temporanea. Secondo le direttive del sindaco Nino Naso, la piscina deve aprire entro il prossimo 20 dicembre. Il Comune aveva invitato nove società sportive (Bodysystem Group, Aquafiplus, Kaos Team, Italia M.C.N., Kiran Clud Nuoto Caltagirone, Poseidon Sport, Swimming Caltanissetta, Sicilia Nuoto, Waterpolo Guinnes) affiliate alla Federnuoto a partecipare a una manifestazione d’interesse.