La Palermo dei picciuli ittati La passarella di Romagnolo preda dell’incuria

«La passerella sul mare di Romagnolo, è stata costruita nel 2003, ma non è stata mai consegnata ai palermitani perché è mancata l’agibilità del terrazzo. È costata circa cinque milioni di euro e, oggi, è abbandonata al degrado e all’incuria, con tre guardie giurate della Ksm che si alternano a vigilare giorno e notte, per un costo al contribuente di circa 200mila euro all’anno». È questa l’incredibile denuncia del presidente del comitato Salviamo la Costa Sud di Palermo, Franco Pennino, a proposito del video messaggio di denuncia fatto dal commerciante della zona Cristoforo D’Amico al programma Vox Populi, per la seconda puntata che andrà in onda da, oggi, sabato 26 aprile sulle tv regionali e sul web. La conduttrice e ideatrice, Licia Raimondi, ha consegnato il video al commissario straordinario della Provincia regionale di Palermo Domenico Tucci, custode dell’area. 

Questo quadro di sprechi e immobilità, che non incontra la prontezza delle istituzioni, contrasta con la solerzia del Comune di Palermo nei confronti dei gazebo, strutture esterne che ampliano la capacità di ricezione di molti locali palermitani, a cui l’amministrazione comunale ha dichiarato guerra nel nome del decoro urbano, in alcuni casi deturpato da scatole obbrobriose, in altri movimentato da strutture gradevoli, sanzionate allo stesso identico modo dal Comune.

Negli ultimi giorni le multe e chiusure coatte del Comune hanno sollevato la protesta dei commercianti colpiti in un periodo di crisi. A farsi paladino delle loro istanze, il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che a Vox Populi ha dichiarato: «Non bisogna aver paura di difendere i cittadini davanti ad un atto ingiusto. Convinceremo l’’amministrazione a fare un passo indietro, ascoltando e difendendo in strada le necessità e i disagi dei commercianti».

Nella seconda puntata di Vox Populi si parla anche dell’’anfiteatro Barbera, situato sulla costa sud, all’interno di un parco con spazi verdi e piste ciclabili. È costato cinque milioni 600mila euro, per consolidamento, bonifica della zona, e sua realizzazione. Ma è attualmente abbandonato e chiuso con un catenaccio. Nessuno dice niente. Nemmeno il Comune. Si vede che non è un gazebo.


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