La Notte di Giufà e le donne Mediterranee A Noto tre giorni di musica e contaminazione

Giufà in Sicilia, Guha in medio oriente e Magreb e Nasreddin in Turchia, nel Balcani e in Asia. Tre nomi che si riferiscono allo stesso personaggio: il saggio-sciocco per eccellenza, conosciuto in tutte le terre lambite dal Mediterraneo per le sua avventure eccentriche e strampalate a metà tra tradizione popolare e pensiero filosofico. Un figura «ponte tra culture differenti e simbolo di diversità, saggezza e libertà», a cui dal 1995 la città barocca di Noto dedica il festival internazionale La Notte di Giufà. Una tre giorni di cultura, arte, spettacolo e musica, che quest’anno invaderanno la suggestiva cittadina siracusana all’insegna della contaminazione tra le culture. Protagoniste indiscusse della kermesse 2013 saranno le donne del Mediterraneo e i loro «saperi, tradizioni, affinità e differenze – scrivono gli organizzatori – ma soprattutto, oggi, il modo di vivere i fermenti e i cambiamenti sociali, politici, culturali ed artistici della contemporaneità».

Una scelta, quella dell’edizione 2013, ispirata dal rapporto di Giufà con l’altra metà del cielo. Secondo la tradizione, infatti, «le sue arguzie si arrestano soltanto di fronte alle sottigliezze delle quali sono capaci solo le donne – sostiene Francesca Corrao, islamista e studiosa del personaggio – Giufà si arrende ed evapora di fronte al femminile». Ma qui il nostro eroe, un po’ furbo e un po’ ingenuo, non scompare di fronte alla forza del gentil sesso, ma farà da guida in un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature dell’universo in rosa del bacino del Mediterraneo. Tra incontri, danza, cucina, tradizioni e musica dalla Sicilia al Magreb, passando per Turchia, Africa ed India, sullo sfondo del Barocco dorato di Noto, patrimonio dell’Umanità. Ospiti della kermesse studiose, scrittrici ed artiste d’eccezione, provenienti da paesi e culture differenti che, all’insegna di condivisione e contaminazione, discuteranno insieme del ruolo che le donne meridionali e delle altre regioni di Giufà ricoprono nella società di oggi, attraverso la tradizione, l’arte, la musica e non solo. Tra passato, presente e futuro.

Si parte venerdì 12 luglio alle 18 con un seminario dal titolo Nascere con la musica e la danza, ospitato dalla Loggia del Mercato, in cui l’ostetrica Emma Migliore e la danzatrice turca Gulnur Unal spiegheranno come i balli della tradizione orientale (turca e magrebina) siano d’aiuto alle future mamme per un parto «consapevole e felice». A seguire spazio a due incontri: alle 20.30 la studiosa e musicista Giovanna Marini interverrà sul canto popolare femminile e la rinascita del folk in Italia, mentre a partire dalle 22 la cantante di origini africane Saba Anglana parlerà del rapporto tra donne e musica in Africa.

Il giorno seguente, sabato 13 luglio, dopo un momento dedicato a cucina e gastronomia del Mediterraneo, sarà interamente dedicato alla musica dal vivo al femminile con l’appuntamento più importante e atteso della Notte di Giufà: il concerto Voci di donne in viaggio. Una lunga serata, condotta da Giovanna Marini, in cui canzoni e melodie multietniche dalla Sicilia all’India si alterneranno sul palco allestito di fronte alle gradinate della Cattedrale barocca, in piazza del Municipio. Si comincia con la cantautrice isolana Etta Scollo, che proporrà Dalle radici alla luna, un viaggio tra la poesia siciliana e il canto popolare di Rosa Balistreri. A seguire sarà la volta di Saba Anglana, protagonista di una performance di ibridazione tra Africa e Italia, e di Mouna Amari, cantante e strumentista tunisina, che suonerà l’ud, il liuto arabo. A notte inoltrata si cambia ritmo con la voce potente di Alice Ferrara, cantante dei catanesi Ipercussonici, che presenteranno il nuovo album Carapace. Con loro didjeridoo, tamburelli, percussioni, marranzani, basso elettrico danno vita ad mix di suoni e strumenti che tocca cinque continenti. Infine, a salutare l’alba ci penseranno le note magiche della musica classica dell’India del Nord con Rupa Kansa Banik, accompagnata alla tabla da Sanjay Kansa Balik.

Il festival si chiuderà domenica 14 luglio, con la musica ancora di scena negli spazi del Convitto Ragusa. Alle 19 appuntamento con Il Sapore dei Suoni, evento dedicato a gastronomia, danza e poesia tra Sicilia, Magreb e Oriente, organizzato in collaborazione con le migliori pasticcerie siciliane. Alle 21.30, invece, ancora esibizioni dal vivo con il concerto di Francesca Incudine, giovanissima cantautrice ennese che presenterà il suo ultimo album Ietta Vuci. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

[Foto di DavidDennisPhotos.com on Flickr]


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