La “Notte dei Musei 2014” e la “Notte della Regione siciliana”

SEMBRA INCREDIBILE: LA SOVRINTENDENZA DI PALERMO HA ‘DIMENTICATO’ AD AVVERTIRE IL PERSONALE DEL CASTELLO DELLA ZISA, INSERITO NEL PROGRAMMA DIRAMATO DAGLI ORGANI DI STAMPA. CLAUDIA LA ROCCA, MOVIMENTO 5 STELLE: “GOVERNO CROCETTA SUPERFICIALE E DISORGANIZZATO”

Dallo scorso sabato 17 maggio, la Regione siciliana e i Beni culturali hanno dato il via all’iniziativa “La Notte dei musei 2014”. Peccato, però, che proprio ad uno dei siti palermitani più noti – il Castello della Zisa di Palermo – peraltro inserito nel programma diramato agli organi di stampa, non sia mai arrivata alcuna disposizione sull’esistenza di questo evento, nessuna comunicazione ai dipendenti che avrebbero dovuto assicurare l’apertura serale.

A denunciare un fatto che sa dell’incredibile è il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle. Da qui un’interrogazione firmata dalla parlamentare, Claudia La Rocca. Dove si chiedono al Governo della Regione “misure urgenti relative alla valorizzazione, fruizione e gestione del beni culturali, nonché chiarimenti sui fatti accaduti al Palazzo della Zisa in occasione della manifestazione La Notte dei Musei”.

In questa storia un po’ surreale – nella quale, più che della “Notte dei Musei” si dovrebbe parlare della “Notte della Regione siciliana” – c’è la testimonianza di un dipendente del Castello della Zisa:

“Alle ore 18.30, come da regolamento, si chiude il cancello, poiché è orario di ultimo ingresso in quanto il palazzo chiude alle 19.00. Effettuata la chiusura del palazzo, notiamo un consistente gruppo di persone che si avvicina al cancello d’ingresso ormai chiuso e ci chiedono come mai fosse chiuso. Ecco, è in quel momento che tutti i custodi del palazzo siamo venuti a sapere dell’esistenza di questa manifestazione. Allora che fare? La Sovrintendenza non ha mai telefonato, nessuna comunicazione scritta ci è pervenuta in precedenza…”.

Insomma, il solito sfascio amministrativo di una Regione ormai allo sbando.

Nella stessa missiva, il custode elenca svariati problemi che purtroppo non restano isolati al sito arabo palermitano, ma sono una realtà quotidiana per il turismo siciliano. Racconta: “Da due anni, alla Zisa non abbiamo più il fax ed il telefono non è abilitato ad effettuare chiamate. Può solo riceverle”.

Il personale lamenta di non ricevere avvisi ufficiali in tempo, quando ad esempio, ci sono variazione dei costi del biglietto e così via.

“La vicenda è sintomo di un turismo allo sbando, che non funziona più”, sottolinea Claudia La Rocca.

“Quanto accaduto – conclude la parlamentare grillina – mette in luce tutta la superficialità e la disorganizzazione di questo Governo. Bisogna intervenire urgentemente a supporto di un settore, quello del turismo, che

Leoluca Orlandi ieri a Villa Niscemi

potrebbe essere il vero volano di questa Regione”.

Domanda al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che in questa circostanza potrebbe essere, come dire?, parte lesa insieme a tutti i palermitani e ai turisti: è con quest’organizzazione che Palermo dovrebbe diventare la “Capitale della cultura europea?”.

 


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