La mafia tra i No Muos? Agesci, Arci, Libera contro le mafie e Legambiente replicano a Crocetta

Figuccia (PdS-Mpa): “Il presidente cerca un salvacondotto per Roma”

Proseguono le reazioni all’ultima ‘sparata’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, sulle presente “infiltrazioni” della mafia dei movimenti che si battono contro l’installazione del Muos a Niscemi, nel cuore della Sicilia.

Sulla vicenda intervengono, con un comunicato congiunto, Agesci, Arci, Legambiente e Libera contro le mafie. “Stupiscono e preoccupano – si legge nella nota – le dichiarazioni del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta su possibili infiltrazioni della mafia all’interno della manifestazione di ieri a Niscemi contro l’installazione del Muos”.

“La partecipazione delle nostre associazioni all’iniziativa – prosegue il comunicato – insieme a quella di tanti cittadini e cittadine, comitati, movimenti, partiti, sindacati, enti locali è stata pacifica, responsabile e nel solco delle battaglie pacifiste, ambientaliste ed antimafiose di Pio La Torre”.

“E’ il movimento NO MUOS – si legge sempre nella nota – a denunciare tangibili e acclarate pericolose infiltrazioni di Cosa nostra nella realizzazione del grande impianto militare, come per esempio accaduto nel caso di imprese a cui la Prefettura di Caltanissetta ed il Comune di Niscemi avevano revocato le certificazioni antimafie, e che in contrasto con il diritto italiano, avrebbero continuato a lavorare all’interno della base della U.S. NAVY”.

“Alla protesta, infine – conclude il comunicato – abbiamo aggiunto la proposta, convinti che la Sicilia debba diventare terra di dialogo, confronto e di pace ed in nessun modo debba essere abusata da scellerate politiche di guerra e di stupro del territorio”.

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo all’Ars del Partito dei Sicilia-Mpa all’Ars, Vincenzo Figuccia. “Ancora una volta – scrive Figuccia – Crocetta gioca con le parole e con i fatti per nascondere la verità: è stato lui che ha revocato la propria revoca, il giorno prima che i Giudici Amministrativi si pronunciassero. Questa fretta non si spiega apparentemente in alcun modo, se non con una sola ragione: il Presidente della ‘Rivoluzione’ annunciata e mai compiuta ha chiaro di non avere alcuna maggioranza parlamentare per portare avanti i suoi strampalati piani e sta già preparando il proprio salvagente: un posto di sottosegretario o sottoqualsiasicosa pur di aver garantita la pensione”.

Figuccia accusa in sostanza Crocetta di star lavorando solo per la propria visibilità mediatica, in vista della inevitabile fine della legislatura.

“Di fronte ad una crisi senza precedenti sul piano economico, con migliaia di persone al di sotto della soglia di povertà e di fronte ad una crisi istituzionale lampante nei numeri e nell’inefficacia dell’azione di governo, Crocetta continua ogni giorno a cercare disperata visibilità mediatica con sparate sempre più grosse, convinto che questo gli possa garantire un salvacondotto alle prossime imminenti elezioni con qualche posto blindato”.

“In questa prospettiva – conclude Figuccia – a Crocetta non serve e non importa durare ancora molto, tanto le elezioni si fanno sempre più vicine e l’unica cosa che conta è esser visibili, indipendentemente dai danni che si stanno arrecando alla Sicilia e ai siciliani”.

 

 

 


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