Nello Musumeci, Giancarlo Cancelleri e Giovanni Panepinto. Tre esponenti Ars insieme all'attore Ninni Burschetta e l'antropologo Antonio Vesco saranno all'evento organizzato da MeridioNews per discutere del futuro dell'esecutivo dell'isola. E per rispondere a una domanda: è un bluff o un destino inevitabile?
La linea della palma, appuntamento al 28 dicembre Proiezione del doc e dibattito sul governo Crocetta
Sembrava un autunno rivoluzionario quello del 2012 in Sicilia. Le elezioni regionali del 28 ottobre avevano prodotto uno sconquasso senza precedenti nel quadro politico dell’Isola: da una parte il primo governo dichiaratamente antimafia e il boom del Movimento cinque stelle, dall’altra il fortissimo astensionismo oltre il 50 per cento. Il 61 a zero della fiorente epoca berlusconiana sembrava superato. Quanto bastava per riportare in Sicilia l’attore e regista palermitano Corrado Fortuna, il regista Gaspare Pellegrino, la produttrice Lucia Vesco e il giornalista catanese Luca Salici. Ne è nato il documentario La Linea della Palma, che MeridioNews propone al pubblico in una serata che vedrà la proiezione di un estratto e, a seguire, un dibattito tra alcuni protagonisti della scena politica siciliana.
L’appuntamento è al Piccolo Teatro di Catania, in via Federico Ciccaglione 29, lunedì 28 dicembre alle 18. Dopo la proiezione di una sintesi del documentario, attorno allo stesso tavolo siederanno Nello Musumeci, presidente della commissione regionale antimafia, e i deputati all’Ars Giancarlo Cancelleri, del Movimento cinque stelle, e Giovanni Panepinto, del Partito democratico. Insieme a loro, contribuiranno al dibattito l’attore catanese Ninni Bruschetta e Antonio Vesco, antropologo e ricercatore dell’Università di Torino che ha condotto uno studio sul consenso sociale a Catania. Introdurrà uno degli autori del filmato, Luca Salici, con la moderazione del vicedirettore e coordinatore della pagina regionale di MeridioNews Salvo Catalano.
Con loro si proverà a ragionare su aspettative, fallimenti e futuro dell’esecutivo guidato da Rosario Crocetta. E, spingendosi oltre la sua figura, si tenterà di rispondere a un interrogativo di fondo: ciò che l’ex sindaco di Gela non è riuscito a cambiare dipende da un’eventuale incapacità o chiunque sieda su quella scottante poltrona rischia di rimanere imbrigliato tra giochi di potere e difficoltà finanziarie? Oppure, per dirla con il titolo dell’incontro: è stato un bluff o è il destino inevitabile di ogni governatore siciliano?