La fiera? Nell’area raccolta per il terremoto Il Comune: «È l’unica soluzione»

Nonostante la pioggia di questi giorni si respira già aria di festa a Catania, in attesa dell’inizio delle celebrazioni in onore di Sant’Agata. E, insieme a ogni buon catanese che si rispetti, pregano che il cattivo tempo la smetta di minacciare la buona riuscita dei festeggiamenti per la Santuzza anche i 100 venditori ambulanti che parteciperanno alla consueta fiera dedicata alla santa patrona del capoluogo etneo. L’inaugurazione, inizialmente prevista per oggi alle 10.30, è stata spostata alle 17.30. Anche quest’anno il mercato si svolgerà in piazzale Sanzio fino al cinque febbraio.

Ottantaquattro operatori del settore non alimentare e 24 venditori di cibarie – non solo siciliani, ma anche calabresi e campani – accoglieranno i visitatori dalle 8.30 fino alle 23 dei giorni feriali, e fino a mezzanotte la domenica. Quest’anno le bancarelle, però, si troveranno su un lato diverso della piazza, quello che si affaccia su viale Raffaello Sanzio. «Una posizione più agevole e visibile per valorizzare la fiera che attrae, come le celebrazioni, anche molti turisti», spiega l’assessore alle Attività produttive e allo Sviluppo economico Franz Cannizzo.

Non tutti però condividono la scelta del Comune di realizzare il mercato agatino nel grande spiazzo nei pressi di viale Vittorio Veneto. «È un’area di raccolta in caso di calamità, non si poteva identificare un posto migliore?», ha chiesto qualche giorno fa Francesca Raciti del Pd in un’interrogazione al consiglio comunale. «La fiera è organizzata all’ultimo momento, come avviene per quella dei morti, e così non si tutelano i lavoratori», denuncia la consigliera.

Per Cannizzo, invece, il problema è che «gli spazi adatti e disponibili a Catania sono pochi». «Contiamo al più presto di attrezzare un’area per il futuro – dichiara – Ma al momento quella scelta è l’unica che permette l’accessibilità e garantisce un minimo di visibilità all’evento». Sono stati presi in considerazione luoghi alternativi, come piazza Palestro, ma nessuno di loro sembra aver risposto alle necessità. «La bella piazza del Fortino è attraversata dal fercolo e quindi è stata scartata», racconta l’assessore. Tutte le aree del centro interessate dal passaggio della Santa sono state escluse. La fiera deve svolgersi, quindi, in zone periferiche, ma nello stesso tempo accessibili. Neanche l’area del parcheggio Fontanarossa nei pressi dell’aeroporto, dove è stata allestita negli ultimi anni la tradizionale fiera dei morti, però è adatta «a causa dello spazio troppo grande – spiega l’assessore – Il mercato dedicato ai defunti, infatti, registra il triplo delle presenze rispetto a quello di Sant’Agata e quindi sarebbe troppo dispersivo».

Intanto dal Comune assicurano che non ci saranno problemi di traffico e parcheggi. «Alla sosta è dedicata lo spazio antistante Sanzio – afferma Cannizzo – e tutta la zona presenta disponibilità di posti e di strisce blu». Niente posteggiatori abusivi quindi? «Non mi stancherò mai di ripetere al corpo dei vigili urbani che non bisogna permettere manifestazioni di illegalità», risponde l’assessore, senza promettere nulla. Non resta che aspettare quindi che finisca di piovere.


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Anche quest’anno si ripete l’evento fieristico che si svolgerà parallelamente alle celebrazioni per Sant'Agata, dall’1 al 5 febbraio. Il luogo, che ospiterà circa cento ambulanti, resta lo stesso dell’anno scorso, piazzale Sanzio. Alle critiche del consigliere Pd Francesca Raciti l’assessore alle Attività produttive Franz Cannizzo ribatte «È l’unico spazio che permette accessibilità e visibilità»

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