La denuncia su Facebook: «Strada crollata e nessun avviso» Munafò: «Chiusa al traffico da aprile, presente segnaletica»

Su Facebook il suo video è diventato già virale. Una strada che si interrompe nel nulla e davanti un dirupo di oltre 20 metri. E un titolo altamente eloquente: Scampato pericolo di vita. «Attenzione stamattina percorrendo la strada provinciale 53 che porta da Alia a Sclafani Bagni – scriveva ieri un automobilista Fabio Armeli sul suo profilo – ci siamo imbattuti in qualcosa di allucinante. In pratica si camminava sulla provinciale ed è scomparsa completamente la strada con un dirupo di circa 15/20 metri». Una denuncia accompagnata dalle immagini che ha scatenato un vespaio di polemiche e critiche alla classe politica. «Più che le strade ormai è un sistema che sta crollando» commenta Roberto. «La Sicilia sta crollando a pezzi…e svolgere alcuni lavori diventa sempre più difficile» gli fa eco Alberto, mentre Gianfranco constata amaro: «Fosse successo di notte andavi giù a picco». Il diretto interessato spiega che «ci ha salvato il fatto che pioveva a dirotto altrimenti finivamo giù. Spero che abbiano chiuso la provinciale e segnalato il pericolo».

La replica del commissario straordinario della Provincia di Palermo, Manlio Munafò, non si fa attendere. «La strada è chiusa al traffico dallo scorso aprile con un’ordinanza del dirigente provinciale» dice a MeridioNews. Di più. Secondo il numero uno di Palazzo Comitini «l’automobilista ha percorso l’arteria in dispregio della segnaletica verticale che indicava l’interdizione alla circolazione, non tenendone assolutamente conto. Inoltre, sulla sede stradale erano presenti, almeno fino a qualche giorno fa, dei cartelli segnaletici con una chiara indicazione». Per capire cosa sia successo, comunque, la provincia ha già avviato un’indagine e, nel frattempo, ripristinato la segnaletica sulla carreggiata, assicura Munafò. 

A confermare la chiusa al traffico della provinciale è anche il sindaco di Alia, Francesco Todaro. «C’è un cartello che segnala la presenza della strada chiusa – dice -. Forse qualche altro segnale andrebbe messo. Attendiamo di avere le somme che sono state destinate alla Protezione civile per rifare la strada. Ne parliamo ogni giorno con il capo della Protezione civile Calogero Foti». Un intervento che, però, rischia di non essere immediato. «Secondo una prima stima per rimetterla in sesto – spiega Munafò – servirebbero dagli 800mila al milione di euro. Risorse che non siamo in grado di reperire nel nostro bilancio. Da tempo è in corso un’interlocuzione con l’assessorato alle Infrastrutture e il progetto è stato inserito nei programmi di finanziamento». Nell’attesa, però, la strada resta impercorribile. Da aprile scorso. 


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