Continuano a rimanere inascoltati gli appelli delle forze dell'ordine sui tagli delle risorse che stanno rendendo impossibile il loro lavoro. Ricorderete tutti l'allarme lanciato dal capo della polizia, alessandro pansa: "troppi tagli stanno mettendo a rischio il servizio di sicurezza reso ai cittadini" ha detto lo scorso novembre (qui potete leggere l'articolo).
La denuncia del Coisp: “A rischio la sicurezza delle Forze di Polizia”
Continuano a rimanere inascoltati gli appelli delle Forze dell’Ordine sui tagli delle risorse che stanno rendendo impossibile il loro lavoro. Ricorderete tutti l’allarme lanciato dal Capo della Polizia, Alessandro Pansa: “Troppi tagli stanno mettendo a rischio il servizio di sicurezza reso ai cittadini” ha detto lo scorso Novembre (qui potete leggere l’articolo).
Da allora nulla è cambiato. Anzi. Ad essere a rischio non è più solo il servizio reso ai cittadini, ma anche la stessa sicurezza delle Forze dell’Ordine. Sembra paradossale, ma in questa Italia, succede anche questo.
Emblematico, ad esempio, quello che succede nell’agrigentino, come denuncia il Coisp, che nei giorni scorsi ha incontrato il Questore di Agrigento, Mario Finocchiaro, per illustrargli le emergenze. Tra queste: il numero inadeguato di agenti chiamato a garantire la sicurezza nei centri di accoglienza; le difficoltà di presidiare il territorio a causa delle poche volanti in servizio; il pericolo in cui si ritrovano gli agenti in caso di fermi e, addirittura, le caserme con le zecche…
“Il Questore Mario Finocchiaro- si legge nella nota del sindacato di polizia- ha rappresentato a questa O.S. che attualmente sono in corso lavori di ristrutturazione presso il centro di accoglienza di Lampedusa e per tali ragioni, non vi sono ospiti. Di conseguenza per coloro che al momento sbarcano sulle coste agrigentine sono previsti alloggi temporanei. A lavori ultimati, il Coisp auspica che vi sia la giusta proporzione tra numero degli ospiti e Forze dellOrdine, ciò al fine di preservare la sicurezza degli Operatori di Polizia, degli alloggiati e di quanti lavorano nel centro”.
E ancora:
“Particolare rilievo assume la carenza di personale allU.P.G.S.P, problema non indifferente per ciò che riguarda la vigilanza del territorio agrigentino la cui sicurezza spesso è demandata soltanto ad una o due Volanti. Anche in tal caso a pagarne lo scotto sono i consociati e ancor prima i colleghi in forza al predetto Ufficio, basti infatti pensare alle difficoltà relative alle richieste di congedo ordinario e ad altri permessi previsti dalla normative vigente.
Altro problema riguardante le condizioni lavorative dei colleghi in servizio presso lUfficio Volanti attiene alla mancanza di una stanza adeguata in cui collocare provvisoriamente le persone fermate per motivi di Polizia e in attesa di accertamenti. La situazione rischiosa che in concreto si verifica è la seguente: la Volante ferma un soggetto e mentre uno dei due colleghi scrive gli atti dovuti, laltro collega vigila lanzidetto fermato. Tale situazione pone maggiormente in pericolo gli operanti, soprattutto qualora soltanto due colleghi debbano trattare più fermati”.
Nel comunicato si legge anche di condizioni allucinanti delle Caserme:
“Altra criticità riguarda la situazione che si viene a creare allinterno della Caserma Anghelloni in cui vi sono gli allogi dei colleghi. Qui, specialmente nelle stagioni estive, nei punti in cui la vegetazione è più folta, si verificano spesso inconvenienti non indifferenti a causa della presenza di animali quali zecche o zanzare. Bisogna intervenire nei modi e tempi opportuni, aprile o maggio.
Si precisa che lattuale Questore ha ereditato tale situazione e nessuna colpa può essergli imputata. Per tale motivo il Coisp confida nelle Sue ottime capacità e spera che possa intervenire fattivamente sulle questioni sopraesposte”.