Si chiama Data Journalism Crew, è un blog catanese dedicato al giornalismo di precisione, tra i primi in Italia a cogliere questa nuova tendenza. E tra banche dati pubbliche e infografiche, dopo solo cinque mesi di vita gli autori hanno già vinto il premio sezione Press di Donna è Web. «Per fare giornalismo oggi non si può prescindere dall'innovazione», spiega la giornalista Rosa Maria Di Natale, coordinatrice del gruppo di giovani che dà vita al progetto. Che per il futuro hanno già in cantiere una «inchiesta multimediale sull'acqua», #Waterboxsicilia
La Data J Crew vince il premio Donna è Web «Il futuro? Per ora navighiamo a vista»
Il blog catanese Data Journalism Crew ha vinto la sezione Press del premio nazionale Donna è web. Un riconoscimento prestigioso, dedicato specificamente alle professionalità femminili che operano sul web, per un sito nato solo pochi mesi fa, a luglio, da un’idea della giornalista Rosa Maria Di Natale che ha ricevuto il premio. «E’ stato un annuncio a sorpresa, non eravamo sicuri delle nostre chance di vittoria», commenta la vincitrice da Pietrasanta, in provincia di Lucca. Insieme a lei, anche se non fisicamente, c’era però la crew, «il gruppo di ragazzi che ho scelto e coordino. Perché la forza è il lavoro di squadra che fanno ogni giorno insieme», precisa la giornalista. Un premio che arriva nella sezione Press, però, farebbe pensare subito a una redazione in vecchio stile. «Non lo è – spiega Di Natale – il lavoro che facciamo è ben diverso, meno strutturato, meno intenso per quanto riguarda la frequenza degli aggiornamenti e concentrato sulla ricerca».
Ricerca e linguaggio nuovo nel «giornalismo di precisione», è quindi questo il segreto degli otto neo-vincitori. Oltre a Rosa Maria Di Natale, ci sono le donne Martina Cavanna, Nelly Gennuso, Serena Tudisco. Ma anche quattro uomini: Salvo Longo, Vincenzo Morteo, Andrea Motta, Daniele Palumbo. Tutti giovani, studenti o neo laureati della ex facoltà di Lingue di Catania dove Di Natale ha insegnato per sei anni Giornalismo e nuovi media. Quotidianamente la crew raccoglie informazioni, guide, naviga tra le banche dati pubbliche utilizzando strumenti come Scraperwiki e infine segnala i migliori lavori del giornalismo dei dati in Italia e nel mondo.
«Lavoriamo soprattutto tramite gli strumenti online, una mailinglist e riunioni in hang out su Google plus», spiega Martina. Un modo comodo di lavorare, ma anche una necessità, perché «abitiamo tutti in luoghi diversi, due di noi sono all’estero. Ci dividiamo il lavoro secondo le nostre attitudini», spiega ancora la 23enne che sta per laurearsi con una tesi proprio sul giornalismo dei dati.
«Data Journalism Crew è nato come esperimento sul blog Sudmediatika un anno fa – continua Martina – a luglio è diventato un blog a se stante. Sarebbe bello diventare magari un quotidiano, ma per ora ci stiamo concentrando su un progetto ambizioso #Waterboxsicilia, una inchiesta multimediale con i dati dell’acqua in Sicilia, difficili da reperire. Pr questo abbiamo chiesto aiuto agli utenti su Twitter per reperire dati e informazioni».
«Credo che i numeri siano lo strumento più utile al cittadino, perché spesso quello che leggiamo sui giornali sono solo opinioni», spiega invece Vincenzo Morteo, 22 anni, studente. «Personalmente vorrei poter far il fotogiornalista, ed è una attività che non è in contrasto con quella del giornalismo dei dati», continua Vincenzo che, per il progetto Waterbox Sicilia, ha realizzato un fotoreportage a Erice, in provincia di Trapani. «Ci sono tanti luoghi in Sicilia con una situazione drammatica, dove manca l’acqua quasi sempre, come Gela. E parlare con le persone dà uno sfondo reale, una rappresentazione ai dati, che sono sempre oggettivi».
«Per fare giornalismo oggi non si può prescinere dall’innovazione e non è solo una questione di facciata, come dimostrano i progetti sul data journalism di Guardian e New York Times», afferma Rosa Maria Di Natale. Che, però, ribadisce come «Data Journalism Crew non è una redazione giornalistica, ma solo un blog sul data journalism che parla del tema con una formula interessante, nuova, che comincia a piacere al pubblico. Navighiamo a vista, non sappiamo cosa diventeremo in futuro».