Enna e Caltanissetta si avviano verso un cartellone condiviso. «L'obiettivo è rilanciare l'economia nell'entroterra», spiega il sindaco nisseno Giovanni Ruvolo. Il compito è affidato a due direttori artistici aperti all'innovazione e alla creatività. Intanto si alza il sipario sulla stagione firmata da Moni Ovadia
La cultura trova casa nella Sicilia centrale Teatro Stabile, la sfida di Incudine e Ovadia
Enna insieme a Caltanissetta. In nome del teatro aperto alla sperimentazione e a un nuovo mix di stili e tematiche. Il progetto è già partito: un Teatro Stabile della Sicilia centrale, grazie all’impegno e alla creatività di due direttori artistici come l’attore e scrittore Moni Ovadia, da poco alla guida della struttura di Caltanissetta, e il cantautore Mario Incudine, che ormai da più di un anno dirige il teatro Garibaldi di Enna con ottimi risultati. I due, dopo aver messo la firma sull’ultimo ciclo di tragedie greche a Siracusa (è stata loro la regia de Le Supplici di Eschilo), si sono buttati nella nuova sfida.
È aria di cambiamento quella che si respira al teatro Regina Margherita di Caltanissetta dove, quest’anno, la direzione è stata affidata a Moni Ovadia, attento critico del dibattito culturale contemporaneo. «Caltanissetta mi pare la scelta ideale per far nascere nuove sperimentazioni teatrali», commenta l’artista. Tredici appuntamenti che affiancano e arricchiscono il Margheritino, la rassegna dedicata ai più piccoli, e gli spettacoli del regista nisseno Aldo Rapé.
«Questa prima collaborazione con il maestro – spiega il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo – si inserisce in un progetto più ampio che intende trasformare la Sicilia centrale in un polo culturale, turistico ed enogastronomico, con lo scopo di rilanciare l’economia del territorio. La prima tappa – continua Ruvolo – è costituita dall’ambiziosa proposta di realizzare un cartellone strutturato e condiviso tra il Garibaldi di Enna e il Regina Margherita di Caltanissetta, per dare origine al primo Teatro Stabile della Sicilia centrale».
Una novità senza precedenti che viene accolta con entusiasmo dai due direttori artistici, Moni Ovadia e Mario Incudine. «Il nostro sarà – confessano – un teatro orientato verso una maggiore produzione dai costi contenuti, per dimostrare come pure dalle zone più interne dell’isola possano nascere importanti realtà. Per la prima volta – continuano – gli spettatori saranno i protagonisti di una nuova esperienza e potranno assistere alle prove degli spettacoli. In questo modo, siamo certi che anche i più restii alla cultura si sentiranno coinvolti, sopratutto, quando potranno confrontarsi sulla scena con attori e registi».
Un’opportunità di crescita, inoltre, anche per le tante realtà locali che operano in ambito artistico. «Metteremo in campo – assicurano Ovadia e Incudine – tutte le nostre forze per portare artisti di calibro internazionale, al centro della Sicilia da sempre meta di popoli e contaminazioni, che interagiranno con quelli ennesi e nisseni». Destinatari del progetto saranno sopratutto le giovani generazioni. «Ci auguriamo che questo rapporto intenso e libero con l’arte possa abituarli al teatro che non dovrebbe essere un evento straordinario, ma ci piacerebbe che entrasse a far parte della loro formazione culturale», concludono fiduciosi.
Intanto, mentre a Enna il teatro ospita il cinema e fa incontrare gratuitamente apprezzati registi con il pubblico, a Caltanissetta sta per partire la rassegna firmata da Moni Ovadia. Il debutto è previsto per giovedì 4 febbraio con un classico pirandelliano L’uomo, la bestia e la virtù per la regia di Giuseppe Dipasquale, ma ci sarà spazio anche per la musica con quattro appuntamenti di altissimo livello: Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria di Pippo Kaballà con Antonio Vasta (25 febbraio), Gipsy Quartet un quartetto d’archi tutto al femminile con Marzia De Nardo, Shaady Mucciolo, Augusta Mistico, Serena Giordano (8 marzo), Bella Ciao uno spettacolo sul folk italiano con Lucilla Galeazzi, Ginevra di Marco, Elena Ledda e Riccardo Tesi (9 aprile) e il surreale La regina Dada di Stefano Bollani in scena al teatro Rosso di San Secondo (28 aprile).
Non solo classici e musica, ma anche proposte adatte a ogni genere di pubblico. Per gli amanti della satira politica Slurp, il nuovo recital di Marco Travaglio (3 marzo). Protagonisti di un teatro civile saranno Claudio Fava con Novantadue – Falcone e Borsellino, vent’anni dopo (20 aprile) e Aldo Rapè con il suo pluripremiato A un passo dal cielo. W La Mafia (22 maggio). Di donne si parlerà in Segni di mani femminili di Valentina Ferrante (14 maggio) e Mamme, suocere e vajasse con e di Rosalia Porcaro (a giugno). In prima linea anche lo stesso Moni Ovadia che dirigerà Adesso Odessa (13 febbraio) e Le Supplici in prova da Eschilo (7 maggio), e sarà tra gli interpreti, insieme a Mario Incudine e Valeria Contadino, ne Il Casellante (25 giugno).