900 milioni di debiti. Costi gestionali alle stelle. Illegalità diffusa. E' impietoso il giudizio della corte dei conti sul sistema siciliano degli ato rifiuti contenuto nellindagine relativa la gestione dei rifiuti solidi urbani tramite ato nella regione siciliana approvata e resa nota dalla sezione di controllo presieduta da rita arrigoni.
La Corte dei Conti condanna l’affaire Ato rifiuti: 900 mln di debiti e costi gestionali alle stelle
900 milioni di debiti. Costi gestionali alle stelle. Illegalità diffusa. E’ impietoso il giudizio della Corte dei Conti sul sistema siciliano degli Ato rifiuti contenuto nellindagine relativa la gestione dei rifiuti solidi urbani tramite ATO nella Regione siciliana approvata e resa nota dalla Sezione di controllo presieduta da Rita Arrigoni.
“Lindagine” si legge nel comunicato “ha riguardato la gestione economico-finanziaria delle 27 società dambito che hanno gestito nel triennio 2007/2009 il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani”.
E ancora: “Lesame dei bilanci di esercizio e gli elementi conoscitivi acquisiti hanno evidenziato gravi sofferenze finanziarie e gestionali. In particolare vanno segnalati:
1. lievitazione dei costi di funzionamento delle 27 società dambito;
2. elevata esposizione debitoria delle dette 27 società che complessivamente ascende a quasi 900 milioni di euro;
3. incapacità delle società dambito a riscuotere tanto i crediti vantati nei confronti dei Comuni-soci, quanto i crediti nei confronti dei singoli cittadini utenti del servizio in base ad una TIA illegittimamente determinata ;
4. modestissima percentuale di raccolta differenziata;
5. commistione fra regolazione e gestione del servizio in seno ad alcune società dambito; previsione di piani tariffari e capitolati di gara rapportati a determinati standard di servizi e prestazioni non osservati in sede esecutiva”.
La Corte dei conti riconosce al governo regionale il merito di avere approvato una riforma nel 2010. Ma ancora rimane sulla carta.
Questa l’indagine completa: cortedei conti