La Cisl scuola spara a zero su Anna Rosa Corsello

LA MANCATA RISTRUTTURAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO SAREBBE ALLA BASE DELL’ENNESIMO ATTACCO SINDACALE AL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO LAVORO ED AL SUO OPERATO

La Cisl Scuola Sicilia non è convinta degli impegni assunti dall’Amministrazione al termine di un travagliato ed aspro confronto e spara a zero sull’operato della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Lavoro.

“La mancata ristrutturazione dei Servizi per il Lavoro in Sicilia è il vero fallimento di questo Governo e della Corsello” dichiara Giovanni Migliore, coordinatore regionale della Formazione professionale della Cisl Scuola.

“Di fatto, Garanzia Giovani è già fallita – rilancia l’esponente sindacale della Cisl – perché è in notevole ritardo rispetto alle azioni da avviare. Inoltre, con i Servizi per il Lavoro si sarebbero potute attrarre molte più risorse ed erogare un ventaglio di azioni molto più ampio”.

“La mancanza di questa programmazione ha accentuato il disastro dei Centri per l’Impiego – tuona Migliore – sovraffollati per l’utenza e non adeguato ai servizi da erogare alla cittadinanza, mentre la Regione ha un gran numero di persone qualificate per erogare i Servizi per l’orientamento”.

“Aggiungiamo, inoltre, che noi nel 2013 avevamo accettato dall’Amministrazione regionale il passaggio temporaneo al Ciapi nelle more proprio della ristrutturazione dei Servizi per il Lavoro – ricorda il coordinatore regionale della Cisl Scuola per la formazione professionale – ed abbiamo atteso la proroga che non è arrivata. Ed oggi ci troviamo davanti a questo massacro secondo cui i lavoratori per potersi garantire una continuità lavorativa e retributiva devono accettare condizioni salariali indecorose”.

Pubblichiamo di seguito la nota a firma di Giovanni Migliore, trasmessa agli iscritti della Cisl.

“Dobbiamo registrare l’ennesimo fallimento dell’Amministrazione Regionale in materia di politiche del lavoro in Sicilia.

L’assenza di una azione di ristrutturazione organica sui servizi dell’impiego e del lavoro hanno pesanti ricadute sull’utenza e sui lavoratori della filiera dei servizi.

Continuiamo a ribadire e chiedere con urgenza la ristrutturazione dei Servizi per il Lavoro in Sicilia attraverso l’accreditamento dei soggetti abilitati ad operare e prevedendo, comunque, clausole di salvaguardia occupazionale per i lavoratori impegnati.

Le lunghe code ai Centri per l’Impiego e l’incapacità di dare avvio alle azioni di ‘Youth Guarantee’ sono la riprova di quello che continuiamo a chiedere al Governo Crocetta e all’Amministrazione regionale.

Se non si mettono in campo azioni riformatrici vere e serie, le assegnazioni provvisorie al Ciapi di Priolo rischiano di non avere effetti positivi né per i giovani né tantomeno per i lavoratori.

Comunque, a seguito delle nostre pressioni e della nota congiunta, inviata venerdì scorso insieme a Flc Cgil, Uil Scuola e Snals Confsal, ieri sera abbiamo incontrato l’Assessore al Lavoro, la Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro e i vertici del Ciapi di Priolo.

Abbiamo condotto una trattativa difficile per le continue chiusure da parte del Ciapi che manifestava una serie di criticità che non avrebbero consentito di procedere all’assunzione contemporanea dell’intera platea dei lavoratori della filiera dei Servizi Formativi per le azioni di ‘Youth Guarantee’.

Alla fine abbiamo ottenuto che la Regione chieda immediatamente il ritiro del bando con la pubblicazione di uno nuovo contenente le seguenti modifiche:

– gli operatori verranno assunti tutti lo stesso giorno e non con una chiamata progressiva;

– non occorrerà avere una esperienza quinquennale, bensì la semplice esperienza nelle politiche attive del lavoro;

– abbiamo eliminato l’impossibilità a partecipare per coloro i quali sono impegnati in attività formative;

– abbiamo previsto 5 punti per coloro i quali hanno già lavorato per il Ciapi;

– per quanto concerne i profili professionali e i relativi livelli giuridici ed economici abbiamo controbattuto l’ipotesi dei due profili (IV e V) così come previsti dal bando del Ciapi avanzando due ipotesi alla quale se ne è aggiunta una da parte del Ciapi stesso.

1. si prevedono 4 livelli (II, IV, V e VII) i primi due livelli sono destinati agli amministrativi mentre il V andrebbe agli orientatori ed il VII a 120 direttori;

2. si prevedono 3 livelli (IV, V e VI) questa ipotesi avanzata dal Ciapi prevede il IV livello per gli amministrativi, il VI per una sessantina di coordinatori ed il V per i rimanenti operatori;

3. si prevedono 5 livelli (II, IV, V, VI, VII) i primi due livelli sono destinati agli amministrativi, il V a formatori, tutor e orientatori Junior, il VII a 9 direttori (uno per provincia) ed il VI per i rimanenti operatori.

Vi aggiorneremo in tempo reale su tutte le novità derivanti”.

Giuseppe Messina

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