La Cisl lancia l’allarme: la Sicilia rischia di perdere 80 milioni di euro destinati all’infanzia e agli anziani non autosufficienti

SI TRATTA DEI FONDI DEL PIANO DI AZIONE PE RLA COESIONE. RISORSE COMUNITARIE GESTITE DAL MINISTERO DEGLI INTERNI

La Cisl lancia l’allarme sul rischio che la Sicilia perda consistenti risorse europee, in favore di regioni più pronte e capaci a spendere, e sempre per l’incapacità di realizzare progetti per l’impiego dei fondi comunitari. Questa volta, si tratta di fondi del Pac, sigla che sta per Piano di azione per la coesione, risorse che servono per garantire servizi ai soggetti più deboli, come i giovani e gli anziani non autosufficienti. Ottanta milioni che potrebbero sfumare e prendere altre direzioni.

Secondo la Cisl, che si basa su notizie ministeriali, “non c’è nessun progetto presentato, e il rischio, appunto, è che anche i fondi UE del Pac, destinati fin qui alla Sicilia, siano riassegnati ad altre regioni più virtuose”, scrive Daniela De Luca, della segreteria regionale del sindacato in una lettera indirizzata all’assessore regionale alla Famiglia, Ester Bonafede.

“Tra le quattro regioni del Mezzogiorno Obiettivo Convergenza – scrive la De Luca all’assessore Bonafede – la Sicilia non ha ancora presentato al ministero degli Interni alcun progetto per l’impiego dei fondi”.

Se le cose stanno così – e tutto lo lascia pensare, dopo l’allarme lanciato dalla Cisl siciliana – le somme non aggiudicate degli 80 milioni di euro a disposizione dei Comuni siciliani finiranno altrove, oltre lo Stretto.

Il ministero dell’Interni ha messo a disposizione delle quattro regioni Obiettivo Convergenza – cioè Campania, Calabria, Puglia e Sicilia – 730 milioni, di cui 400 per la prima infanzia e 330 per anziani non autosufficienti. Alla Sicilia sono stati assegnati, per il triennio 2013/15, 104 milioni e 320 mila euro a sostegno della non autosufficienza e 128 milioni di euro per i servizi per la prima infanzia. Gli 80 milioni di cui parla la Cisl sono la quota di quest’anno, segnatamente 41,6 milioni per l’assistenza agli anziani non autosufficienti (prevalentemente per l’assistenza domiciliare) e 38,4 milioni per la cura dell’infanzia.

Il piano, paradossalmente, ha l’obiettivo di accelerare e riqualificare l’utilizzo dei fondi comunitari. Sono risorse provenienti da una riduzione del tasso di co?nanziamento nazionale dei programmi co?nanziati dai fondi strutturali 2007-2013, e che in base all’art. 23, comma 4a della legge di stabilità del 2012, la n. 183 del 2011, sono confluite in un fondo di rotazione destinato alla realizzazione di interventi di sviluppo socio-economico concordati tra le Autorità italiane e la Commissione europea. Soldi da reinvestire negli stessi territori a cui erano destinati.

Il Ministero, che è Autorità di Gestione del Pac, ha approvato il riparto delle somme destinate ai singoli distretti sociosanitari e le linee guida per l’elaborazione dei progetti da presentare per l’accesso alle risorse nazionali.

La Cisl ritiene necessario che la Regione siciliana, con la massima urgenza e a fianco dell’Autorità di gestione del programma, eserciti il “ruolo di coordinamento, indirizzo e supporto delle istituzioni locali, dei comuni e dei distretti” individuati come beneficiari. Ed è fondamentale, insiste la De Luca, che l’assessorato “eserciti la necessaria azione divulgativa-informativa sul territorio e fornisca capillarmente assistenza tecnica alla programmazione. Anche per evitare sprechi e sovrapposizioni”.

L’assessorato alla Famiglia, con una nota sul sito istituzionale pubblicata ieri, informa che il “Ministero, avvalendosi del Formez, sta avviando sul territorio regionale una specifica attività di assistenza tecnica, organizzando, su base provinciale, incontri di sensibilizzazione, informazione sulle Azioni previste nel Pac in favore dei distretti sociosanitari. Saranno attivati laboratori di assistenza tecnica per la definizione dei Piani di Intervento da presentare al Ministero dell’Interno entro la scadenza prevista dai Decreti Ministeriali di approvazione delle Linee Guida. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali parteciperà all’attività di assistenza tecnica, sia intervenendo agli incontri che dovrebbero partire già la prossima settimana, a Palermo e a Catania, sia attraverso gli uffici del Servizio 2 per l’assistenza agli anziani non autosufficienti e del Servizio 4 per i servizi di cura alla prima infanzia.

La notizia dell’avvio degli incontri di informazione destinati ai distretti soddisfa Daniela De Luca ma, per il sindacato, il nodo cruciale è che l’assessorato coinvolga “il partenariato sociale, di cui il sindacato è parte attiva e propositiva”. Sarebbe inammissibile, aggiunge la Cisl, in un contesto di drammatico calo delle risorse a disposizione dei Comuni siciliani, perdere queste ingenti somme “peraltro frutto della riprogrammazione dei fondi strutturali, destinate a servizi di primaria importanza per le famiglie, aggiuntive rispetto alle fonti ordinarie e accessibili senza meccanismi competitivi”.

Al tema dei fondi Pac e del loro migliore impiego, la Cisl siciliana mercoledì 18 dedicherà una giornata di lavori, a Palermo. Obiettivo: far sì che la Regione non smarrisca “l’ennesima occasione di sviluppo e investimento”.

 


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