Occupano i posti auto, assaltano i bagni, siedono in gruppo al bar. Sono i parenti e gli amici dei laureandi, una specie solo a prima vista innocua...
La carica dei 110
Occupano i posti auto sin dalle prime luci del giorno provocando disagi a studenti e docenti. Assaltano ogni bagno disponibile della Facoltà. Siedono in folti gruppi al bar facendo un gran chiasso. Sono i parenti e gli amici dei laureandi!
Arrivano quando comincia ad albeggiare, occupando ogni posto auto disponibile nei pressi del Monastero dei Benedettini. Piazzole e marciapiedi diventano i migliori avamposti di cui dispongono. Gli studenti e i docenti che arrivano dopo sono costretti a parcheggiare lauto molto più distante dalla Facoltà. Sempre se riescono a trovare un posto!
Una volta parcheggiato il veicolo, di solito si muovono a piccolo branchi, armati di borsette e cravatte, sfilando uno alla volta per i corridoi e i sentieri del Monastero. Quando si muovono in fila indiana è il capo branco a guidare il gruppo. Quasi sempre il padre del laureando (o della laureanda) o il vegliardo nonno, che porta sulle arcuate quanto gracili spalle tutta la tradizione e i valori della famiglia. Quando la conformazione del gruppo si fa invece più serrata e compatta, l’orda si fa ancor più minacciosa: nessuno spazio è concesso al transito degli altri esseri nei paraggi.
Lassalto ai bagni è una delle caratteristiche che contraddistinguono questa specie. Abituati a rotolarsi nellacqua per rinfrescare la loro spessa e secca pelle, ripetono loperazione anche lontani dal loro habitat. Mentre si detergono il viso sono soliti bagnare ogni superficie che incontrano: specchi, muri e pavimento. Proprio questa mattina uno di loro si rintanava in un bagno per espletare i propri bisogni corporali, ma dimenticatosi di chiudere a chiave la porta, lesemplare poteva essere ammirato a distanza ravvicinata in uno dei momenti più intimi della giornata. Momenti che mai sono stati oggetto di scatti fotografici di naturalisti e zoologi. Dopo essersi abbeverati e rinfrescati, si dirigono verso il luogo della cerimonia. La comunità vi assiste compatta e coesa.
Una volta che il piccolo è laureato, tutta la famiglia gli si riunisce attorno per baciarlo e abbracciarlo. Per ogni singolo cucciolo laureato, il prestigio del gruppo aumenta, a dispetto delle altre famiglie e degli altri cuccioli che curiosi stanno a guardare in sparuti gruppetti.
Gli studiosi hanno riscontrato che nel patrimonio genetico della razza in questione vi siano alcuni geni molto simili a quelli del pavone. Questa particolare caratteristica genotipica si riflette nellatteggiamento che assumono durante il tragitto che li separa dalladunata in Auditorium o in Aula Magna. Si servono di vividi orpelli e rumorose cianciane per mostrarsi nella loro forma migliore e destare quanto più possibile linvidia degli altri animali presenti in zona, soprattutto i piccoli delle altre famiglie che sono ancora lontani dal rito di iniziazione della laurea. Tali piccoli, al passaggio dei parenti e amici dei laureandi, cadono a volte in stati di trans comatosi che possono durare dai 5 minuti a svariate ore. Quando il piccolo si riprende il primo bisogno è cercare una tana non ancora occupata per insediarvisi e ritirarsi in solitudine.
Larrivo al bar per festeggiare la laurea del cucciolo iniziato è segnato dalloccupazione forzata del territorio che viene marcato mediante sistemi naturali, come gli odori ascellari o meccanismi sudoripari in generale, o tramite sistemi artificiali come spumanti, vini, patatine, noccioline e via dicendo. Quando il gruppo si è ormai dipartito dalla Facoltà ciò che ne resta è lo schiamazzo che rimbomba ancora nelle orecchie e pare non cessare. Il consiglio degli esperti è di non avvicinare questi esemplari, specie quando si trovano in gruppi, poiché potrebbero rivelare comportamenti poco amichevoli.
Lo Stato ha comunque fatto sapere che le battute di caccia sono bandite e che l’animale è da considerarsi a tutti gli effetti un essere in via d’estinzione per le sue peculiarità che non sono riscontrabili in nessuna parte del globo.
Non lasciatevi ingannare dai loro vivaci colori e dalle loro innocue movenze, se vedete un parente o un amico di un laureando o di una laureanda scappate!