Dal Canada agli Stati Uniti c'è sempre più gente che si appassiona alle 'partite' Vietati i colpi bassi, tirarsi i capelli, picchiarsi, mettere un mattone nell'imbottitura...
La battaglia di cuscini diventa uno sport con tanto di Lega, regole e arbitro
Non sono autorizzate a graffiare, colpire o tirare i capelli all’avversaria, ma le giocatrici della Pillow Fight League, la società sportiva che regolamenta un nuovo sport nordamericano, la ‘battaglia di cuscini’, hanno comunque un’arma formidabile da utilizzare, per l’appunto un cuscino da letto.
Centinaia di newyorkesi, assicura il Sunday Times, che descrive accuratamente il nuovo sport, hanno fatto la fila venerdì notte per assistere al debutto della PFL, “un’invenzione canadese che potrebbe ricordare una fantasia maschile ma che promette di diventare uno sport popolare tra le donne che amano comportarsi male”.
“Ci tiriamo colpi tutto il tempo ma alla fine ci facciamo tante risate”, ha detto Katrina Randell, una modella canadese il cui pseudonimo come giocatrice di ‘battaglia di cuscini’ è Sally Spitfire. “Non bisogna pensare a un gruppo di ragazze sexy in biancheria intima: fate attenzione, stiamo per darcele”.
Le prime ‘battaglie di cuscini’ sono state fatte in un locale notturno canadese l’anno scorso. Con lo slogan ‘Lotta come una ragazza’ l’iniziativa si è subito trasformata in un’attrazione di culto, con tanto di regole sportive. Ventidue partecipanti, un arbitro ufficiale (maschio) e una serie di norme che vietano comportamenti scorretti o violenti. Per esempio, è considerato un fallo mettere un mattone all’interno di un cuscino…
Tuttavia il nuovo sport non convince tutti. Neate Sager, un giornalista sportivo canadese, ha scritto: “Lascio a voi decidere se si tratta di ironia postmoderna o di qualcosa che riporta le donne indietro di 40 anni”.
L’idea di fare della ‘battaglia di cuscini’ un vero e proprio sport dotato di regole è venuta a un’ex batterista di 38 anni, Stacey P. Case, durante un concerto nel quale a un certo punto le ballerine sul palco cominciarono a tirarsi i cuscini. A quel punto Case invitò anche le donne del pubblico a fare altrettanto.