Spaccaossa, primo debutto alla regia cinematografica per il palermitano Vincenzo Pirrotta, nasce da un triste fatto di cronaca. In un magazzino vengono frantumate braccia e gambe di persone consenzienti, allo scopo di simulare finti incidenti stradali per riscuotere gli indennizzi delle assicurazioni. Uno spunto forte da cui si parte per poi scavare nell’anima (nera) dei personaggi e raccontare e portare sul grande schermo un inferno popolato da esseri miserabili pronti a spaccare le ossa per guadagnare da un lato e da altri esseri disposti a mutilarsi per pochi soldi dall’altro. Una triste storia che porta alla luce una parte oscura della periferia di Palermo.
«Il film è totalmente siciliano, dalle maestranze al cast – ha dichiarato Vincenzo Pirrotta intervenuto sulle frequenze di Radio Fantastica del Gruppo RMB – È siciliano fin dalla sua genesi. Quando ho sentito per la prima volta la notizia della banda degli spaccaossa di Palermo ero in macchina e in radio stava andando in onda il giornale radio del mattino. Ho subito ho capito che questa storia che accadeva nel ventre molle della mia città doveva essere raccontata».
Fino a che punto siamo disposti a mutilarci per ottenere ciò che vogliamo? E’ questa la domanda che si pone il regista e protagonista Vincenzo Pirrotta, che è anche autore della sceneggiatura insieme ai siciliani Ignazio Rosato, Salvo Ficarra e Valentino Picone. 100 % siciliano anche il cast. Oltre a Pirrotta, protagonisti del grande schermo anche Selene Caramazza, Ninni Bruschetta, Giovanni Calcagno, Filippo Luna, Aurora Quattrocchi, Simona Malato, Luigi Lo Cascio.
«L’inquietudine di questa storia – ha concluso Pirrotta – mi ha preso talmente tanto che vorrei fare una trilogia sul demone del denaro, sul senso demoniaco che coinvolge la sfera intima di ognuno di noi».
Il film, rivelazione delle Giornate degli autori alla Mostra del cinema di Venezia, sarà nelle sale italiane da domani ed è distribuito da Luce Cinecittà.
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