Tarantino ritorna nelle sale con la seconda parte di Kill Bill e non fa rimpiangere la lunga attesa confezionando un capolavoro
Kill Bill Vol. 2: Sempre più Tarantino
Anno: 2004
Durata: 94 minuti
Origine: USA
Genere: AZIONE
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Kill Bill atto secondo. Dopo quasi quattro mesi e con il solito inevitabile ritardo rispetto agli States, esce anche nelle sale italiane latteso secondo ed ultimo capitolo del quarto film del regista italoamericano. Ma ne valeva davvero la pena.
In primis perché i nodi cominciano finalmente a venire al pettine: ecco allora che scopriamo in Beatrix il vero nome della Sposa (celato per tutta la prima parte con un beep), viene presentato il personaggio di Bill insieme con alcuni rilevanti elementi del suo passato che ci aiutano a comprenderne la psicologia, veniamo a conoscenza di come Beatrix abbia imparato le tecniche di combattimento da Pai Mei, maestro di Bill, per diventare Black Mamba e, soprattutto, assistiamo al fatidico finale dove veniamo a conoscenza se la Sposa riuscirà una volta per tutte nel suo intento di uccidere Bill.
Il film mostra un Tarantino insolito, capace di stupirci con un finale a lieto fine dalle venature romantiche che neanche Spielberg. Chiariamoci, dietro la macchina da presa cè sempre il regista di Pulp Fiction, che però adesso si permette il lusso di uscire dagli stereotipi che lo vedono partecipe e prendersi, ad esempio, lunghe pause narrative facendo intrattenere a Beatrix e Bill unamichevole chiacchierata sulla fenomenologia di Superman; e, cosa migliore, senza che si senta affatto la mancanza delle solite sequenze dazione al cardiopalma.
Menzione speciale deve essere fatta per il bravissimo David Carradine (Bill), personaggio sconosciuto al grande pubblico, ma attore di culto per gli appassionati dei b-movies di arti marziali, dove il nostro è unautentica star.