Dopo la morte della piccola Nicole, l'assessore alla Salute Lucia Borsellino ha deciso il monitoraggio a tappeto. Ad occuparsi delle ispezioni saranno i dipartimenti Attività sanitarie e Pianificazione strategica dell'assessorato
Ispezioni in tutti i punti nascita della Sicilia Per verificarne i requisiti strutturali
Ispezioni a tappeto in tutti i punti nascita, pubblici e privati, della Sicilia. E’ quanto ha disposto l’assessore alla Salute Lucia Borsellino per verificare «l’effettivo adeguamento ai requisiti strutturali stabiliti dalla legge».
E’ l’ultima conseguenza del terremoto nel settore della Sanità regionale provocato dal caso della piccola Nicole, la neonata morta lo scorso 12 febbraio in un’ambulanza dopo non aver trovato posti liberi nelle Unità di terapia intensiva neonatale di Catania. Ad occuparsi delle ispezioni saranno i dipartimenti Attività sanitarie e Pianificazione strategica dell’assessorato, spetterà a loro valutare se le strutture rispettano gli standard previsti.
Ciò verrà fatto anche alla luce dell’ultima rilevazione effettuata dallo stesso assessorato a settembre del 2014 sulla base di 40 standard e 150 indicatori di misurazione concordati con l’agenzia nazionale per i servizi sanitari. In quell’occasione «i centri nascita – si legge in una nota dell’assessorato – collegati in rete, sono stati chiamati a definire specifici piani di miglioramento con azioni, tempi, indicatori di monitoraggio, con l’individuazione dei referenti responsabili».
La decisione di Borsellino arriva il giorno dopo la sua difesa all’Assemblea regionale siciliana e la durissima relazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla Camera. Quest’ultima ha parlato di gravi inefficienze e ha annunciato che il ministero «affiancherà e coadiuverà la Regione per mettere in atto il protocollo e garantire la sicurezza dei cittadini. Sarà seguito un percorso chiaro ed evidente a tutti – ha proseguito – Ci aspettiamo al più presto provvedimenti dalla Regione Sicilia, altrimenti li prenderà in via definitiva il ministero».