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«Inviare gli ispettori al tribunale di Catania»: la richiesta dopo l’assoluzione del docente per violenze sessuali

«Presenterò una interrogazione parlamentare e chiedo al ministro della Giustizia Carlo Nordio di inviare gli ispettori al tribunale di Catania». L’annuncio arriva dalla senatrice messinese di Italia viva Dafne Musolino in merito alla sentenza con cui il 68enne professore di Medicina dell’Università di Catania Santo Torrisi è stato assolto dall’accusa di violenze sessuali e molestie verbali, avvenute tra il 2010 e il 2014 all’ospedale Vittorio Emanuele Ferrarotto del capoluogo etneo, nei confronti di sette studentesse. «Sono indignata – ha commentato Musolino – perché, nonostante le accuse si siano rivelate fondate, è arrivata l’assoluzione per il professore perché non è emersa la prova del dissenso».

Nelle motivazioni della sentenza dei tre giudici si legge che «è certamente emersa la prova di un comportamento predatorio e ossessivo nei confronti delle studentesse che il professore sceglieva come oggetto dei suoi desideri sessuali, ma il tribunale deve distinguere caso per caso se i comportamenti sono sussumibili del reato contestato». Una delle ragazze ha detto che il professore le avrebbe toccato il seno, ma secondo i giudici avrebbe «appoggiato i palmi al seno; non c’è stata una pressione particolare delle mani». E ancora: «Permangono dei dubbi sull’effettiva invasione della sfera sessuale e del dolo».

Musolino ha così intrapreso l’iniziativa di presentare un’interrogazione parlamentare. «Le sentenze non si giudicano – afferma la senatrice – ma a volte è necessario parlarne perché evidentemente manca la cultura giuridico-legale. A livello internazionale – sottolinea – non è necessaria la prova del dissenso ma quella del consenso. Esprimo solidarietà alle studentesse che hanno avuto il coraggio di denunciare e – conclude Musolino – dico loro di non arrendersi e di continuare a credere nella giustizia».


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