Il dato arriva dopo due anni in cui si era registrato un calo drastico delle donazioni. Nel 2015, nella regione si era registrato il tasso più basso di tutta Italia, con appena 9,8 donatori per milione di abitanti. Lo scorso anno, a fine giugno, all'istituto palermitano erano stati effettuati meno della metà degli interventi: appena 47
Ismett, nel 2017 già effettuati 102 trapianti «Record mai registrato in storia siciliana»
Record di trapianti effettuati nel 2017 per l’Ismett, almeno per quel che concerne i dati parziali relativi all’anno in corso. Sono 102 quelli eseguiti dall’inizio dell’anno. Numeri che possono essere accostati a quelli dei ai migliori centri internazionali.
Il dato è ancora più importante perché arriva dopo due anni difficili che avevano fatto registrare un calo drastico delle donazioni in Sicilia. Nel 2015, nella regione si era registrato il tasso di donazioni più basso di tutta Italia, con appena 9,8 donatori per milione di abitanti. Lo scorso anno, a fine giugno, all’Ismett erano stati effettuati meno della metà degli interventi: appena 47.
In totale dall’inizio dell’anno sono stati realizzati 48 trapianti di fegato (di cui uno da donatore vivente), 39 di rene (due da donatore vivente), 10 di cuore, 4 di polmone e uno combinato rene-pancreas. «L’attività di donazione e trapianto – sottolinea Bruna Piazza, direttore del Centro Regionale Trapianti – del primo semestre 2017 ci mostra dati da record, poiché mai registrati nella storia siciliana. Questo traguardo eccellente è stato raggiunto grazie alla pluriennale esperienza di tutte le professionalità che appartengono alla rete trapiantologica regionale e nazionale che hanno conseguito un livello di sinergia tale da consentire tale risultato. Grande plauso per tutti i professionisti – conclude – con l’auspicio che tutto ciò diventi un dato costante ».
Dall’inizio dell’attività presso il centro palermitano sono stati eseguiti oltre 1900 trapianti, di cui 207 trapianti pediatrici ed oltre 300 da donatore vivente (nel caso di fegato e rene). Quasi il 5 per cento dei pazienti dell’Ismett, inoltre, proviene da altre regioni e circa il 2 per cento da altre nazioni. «Quest’anno – sottolinea Angelo Luca, direttore dell’Irccs Ismett – abbiamo consolidato la capacità di attrarre pazienti internazionali e in particolare pazienti pediatrici che provengono non solo dall’Est Europa, Medio oriente e America latina ma adesso anche da Paesi Nord Europei come Svezia e Danimarca – conclude – che riconoscono nell’Istituto un centro di eccellenza nel campo dei trapianti e delle terapie di alta specializzazione».