Il prefetto di Catania Maria Guia Federico ha firmato in tarda serata la proroga dell'affidamento dell'azienda che si occupa della raccolta di rifiuti a Catania alla gestione commissariale. Senza la firma sarebbero divenuti operativi i licenziamenti
Ipi-Oikos, prefetto proroga gestione commissariale Bianco: «Scongiurato licenziamento 80 lavoratori
Il prefetto di Catania Maria Guia Federico ha firmato la proroga dell’affidamento di Ipi e Oikos alla gestione commissariale. Lo ha annunciato l’amministrazione comunale di Catania, il cui servizio di smaltimento e gestione dei rifiuti è affidato all’azienda, attualmente in amministrazione controllata.
«Ringrazio la prefetto Maria Guia Federico per aver firmato la proroga dell’affidamento di Ipi e Oikos alla gestione commissariale, consentendoci così di scongiurare il licenziamento di un’ottantina di lavoratori», ha affermato il sindaco di Catania Enzo Bianco. L’amministrazione aveva sollecitato il provvedimento prefettizio, che ha consentio – prosegue la nota comunale – «di evitare che i licenziamenti, riguardanti contratti a tempo determinato, diventassero operativi. Dopo la firma a tarda sera, il vicesindaco Marco Consoli, l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata, il dirigente comunale Salvo Raciti e il vicesegretario generale Uccio Russo hanno lavorato fino a tarda notte hanno per prorogare il contratto di servizio tra l’amministrazione comunale e l’Ipi-Oikos».
Sulla procedura seguita c’era stata da parte dell’amministrazione un’interlocuzione con una valutazione da parte dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. La vicenda è stata seguita anche dai sindacati, che si sono confrontati con l’amministrazione «in modo costruttivo», spiega il Comune.
Nel settembre del 2014 la Prefettura, visto il rischio di provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti delle due aziende, seguendo le linee guida per la prevenzione dei fenomeni di corruzione indicate dall’Anac, aveva trasferito ai commissari nominati per Ipi e Oikos i poteri di temporanea gestione delle società limitatamente all’appalto del servizio di igiene urbana a Catania. Ciò aveva consentito di evitare che in città potessero nascere problemi di carattere igienico sanitario.